foto di Dietrich Steinmetz foto di Dietrich Steinmetz 2Venerdì 25 settembre è andato in scena, prima nazionale, il nuovo spettacolo firmato Cada Die Teatro alla Vetreria di Pirri.  Il lavoro, di Pierpaolo Piludu e Andrea Serra per la regia di Alessandro Mascia, è di quelli che non si dimenticano. In un momento storico in cui la violenza dell’uomo nei confronti del pianeta è forse ai massimi livelli (e l’esplosione e la diffusione del covid-19 ne sono un triste segno) l’autore e attore Pierpaolo Piludu porta in scena, con un monologo straordinario nella sua terribile semplicità, un dramma personale, familiare e allo stesso tempo universale.

Attraversa una crisi, vive nella paura e nella preoccupazione quest’uomo, Bachisio, che ha dedicato alla campagna, alle vigne, alla terra tutta la sua vita, e prima di lui suo padre e suo nonno. I motivi pratici del suo malessere sono la moglie malata e il figlio carcerato, non c’è suspance su questo, gli argomenti vengono trattati nella fluida semplicità di un racconto quotidiano rivolto a chiunque voglia ascoltare.

Si scopre lentamente perché l’adorata moglie Maria Grazia e il figlio Michelangelo intelligente, buono e studioso sono rispettivamente al Policlinico di Cagliari e al penitenziario di Uta. Ed è qui che la storia familiare diventa universale, ed è purtroppo una storia che in Sardegna conosciamo bene: Bentulare, una grossa azienda che pratica agricoltura intensiva con ingenti finanze compra per due soldi le terre di contadini stremati dalla fatica di secoli occupando ettari ed ettari con colture fuori stagione, annegando di pesticidi la terra, le falde acquifere e l’aria in nome del solito profitto.

Una vicenda banalmente terribile e così probabile da ricordare a tutti noi la realtà in cui viviamo dove continuamente storie come queste sono sotto gli occhi di tutti. Una famiglia che per generazioni protegge la terra che li nutre materialmente e spiritualmente, che migliora la qualità della vita creando con l’aiuto di amici professionisti una vera casa ecologica, dalle caratteristiche incredibilmente affascinanti e praticabile con poco su tutto il territorio, una casa esempio, che silenziosa affianca Pierpaolo Piludu sul palco durante il suo monologo.

C’è una poesia che aleggia nel dramma, che accompagna la vita di queste persone e il cui messaggio di empatia e amore trova voce grazie alla collaborazione di Lia Careddu perché nella tragedia c’è spazio per i ricordi belli, per qualche risata, un po’ amara che fa andare avanti a coltivare la speranza.

Uso del tempo misurato, ritmo impeccabile, linguaggio moderato, colloquiale e credibile fanno di Pesticidio non solo un bello spettacolo ma un doveroso monito da diffondere con grande convinzione e pertinacia.

Lo spettacolo sabato 26 settembre tornerà in scena alla Vetreria di Pirri e martediì 29 e 30 settembre sarà all’Orto Botanico di Cagliari.

 

Giacomo Pisano

 

Foto di Dieterich Steinmetz