Il Circolo “Sardi Uniti – Antonio Segni” di Buenos Aires, ha accolto i rappresentanti dei circoli sardi in Argentina per condividere con la Filef idee e prospettive da realizzare in futuro. Margarita Tavera, coordinatrice della federazione dei circoli argentini degli emigrati sardi ha dato il benvenuto alla Filef  facendo un breve sunto dei progetti  che per alcuni giorni hanno coinvolto il mondo dell’emigrazione sarda Nella giornata di sabato 15 marzo la professoressa Paola Pittau direttrice del dipartimento di scienze della terra dell’Università di Cagliari ha illustrato la figura di Domenico Lovisato, ricercatore, esploratore e professore universitario tra Cagliari e Sassari scomparso nel 1916.

 

Lovisato fu tra i primi ad esplorare la Patagonia e la terra del fuoco disegnandone le mappe cartografiche. L’occasione per far conoscere questa figura nasce dal centenario della morte che sarà celebrato nel 2016 e segna il primo passo per stringere una relazione tra i circoli degli emigrati, gli studiosi presenti al seminario e gli eventuali partner italiani e argentini che intenderanno portare il loro contributo. Nella giornata di domenica 16 è stato Enrico Lallai, formatore di Assonur, associazione che si occupa di progetti europei per i giovani, ad illustrare ad una platea di figli e nipoti di emigrati sardi il programma “Erasmus+” partendo dalla strategia Europa 2020 e della Strategia Europea per la Gioventù 2010-2018, per poi passare alla descrizioni degli obiettivi e dei fondamenti del programma stesso.

 

Il seminario ha previsto  una doverosa parentesi esplicativa sulla natura dell’educazione non formale e le differenze tra questa e quelle formale e informale, si è enucleata la struttura del programma, con la sua divisione in azioni chiave e le diverse possibilità di progetto contenute all’interno di ciascuna azione. In particolare l’azione chiave 2, partnership building, con possibilità di coinvolgere in progetti complessi che vanno dai 6 mesi ai due anni anche partners extraeuropei in attività quali scambi giovanili, corsi di formazione per operatori giovanili, servizio di volontariato europeo, visite e seminari.

 

Tra gli incontri a margine e i momenti conviviali 2 storie in particolare hanno meritato l’attenzione di essere prese come testimonianza di un’emigrazione antica. Cosimo Tavera, 90 anni partito da Ittiri in Argentina nei primi anni 50, da semplice manovale a imprenditore, in prima linea per la tutela e la valorizzazione dell’emigrazione sarda e Pietro Pintus, 92 anni di Nulvi, per 20 anni imbarcato nelle navi petroliere, oggi fa ancora il vino e l’acquavite in casa e si diletta come attore nelle commedie sarde che il circolo organizza. Mentre rimangono alcune criticità nel trasmettere ai figli e nipoti degli emigrati quel senso di appartenenza alla Sardegna che mette in pericolo la sopravvivenza stessa dei circoli e del legame con le radici.