E’ festa grande a Guasila sotto Ferragosto, in onore della Vergine Assunta, con i particolari riti religiosi legati alla Dormitio Virginis, di antica tradizione. Il giorno 13 ha luogo la Vestizione della Vergine Dormiente. Il giorno 14 c’è l’altra parte della festa, la Caccia alla Giovenca, manifestazione che si svolge alle prime luci dell’alba. La caccia alla giovenca (s’acchixedda) consiste nel liberare per i campi del paese un vitello che diviene così oggetto dell’attenzione dei giovani scapoli che competono per la sua cattura. Per conquistare la vittoria bisogna effettuare s’acchixedda a corrus limpius (cattura a corna pulite). La giovenca deve essere presa al laccio per le corna senza toccare le orecchie. Una volta catturata e legata è sistemata con le zampe avvolte da rami di mirto su un carro e riportata in paese, dove il parroco nel piazzale antistante la chiesa impartisce la benedizione. La cattura della giovenca dà diritto ad un premio: un fazzoletto rosso di seta, che vuol essere auspicio di prossimo matrimonio. Anticamente, invece, veniva macellato e le carni distribuite ai poveri del paese. Gli aspetti pagani della festa sono connessi alla giovenca, simbolo di fertilità dei campi conservando abbondantemente simboli e significati originali. Non manca, ovviamente, l’aspetto religioso legato alla devozione che tutti esprimono a Santa Maria de Austu (Santa Maria di agosto) come ringraziamento per il buon raccolto. La sera dopo la Messa solenne, la Vergine Dormiente, nel suo letto dorato, viene portata in una suggestiva e imponente processione per le vie del paese.
Il giorno di Ferragosto completa i festeggiamenti il Palio di Santa Maria, manifestazione ippica a cui partecipano le migliori scuderie della Sardegna. La manifestazione si apre con l’iscrizione dei cavalli e la formazione delle batterie. I cavalli vengono cavalcati a pelo, senza l’ausilio di sella e briglie, in una pista con difficoltosa curva a “S”. I primi due classificati di ciascuna batteria partecipano alla finale. Al vincitore, oltre ad una cospicua somma di denaro e ad un trofeo offerto dal Comune, viene affidato, sino all’anno successivo, il Palio: un drappo ricamato in oro zecchino raffigurante la Vergine Assunta che veglia sul paese.