Accompagnati dalle note del “Silenzio” i nomi dei 218 “Sassarini”, caduti in combattimento nell’estate del 1916, echeggiavano al tramonto tra le piccole croci allineate sotto le abetaie di Monte Zebio, sull’Altopiano dei “Sette Comuni”.

 

Come ogni anno, la sera dell’ultimo venerdì del mese di luglio, la Comunità di Asiago ha reso omaggio ai Caduti della Brigata “Sassari” presso il cimitero di guerra di Casara Zebio, recuperato grazie al costante impegno della Comunità locale e dei 131 Comuni della Sardegna che, riuniti nel Comitato coordinato dal Comune di Armungia (CA) – paese di origine del leggendario Cap. Emilio LUSSU – hanno aderito al progetto di recupero dei siti storici della Grande Guerra legati alla presenza delle Unità Sarde sull’Altopiano dei “Sette Comuni.

 

Riconoscente per il sacrificio dei giovani Sardi caduti per la libertà di quelle terre lontane, la Comunità di Asiago ha donato l’area ai Comuni Sardi che hanno aderito all’iniziativa del recupero. Un lembo di Sardegna in Terra Veneta, a 1.600 mt di quota, dove tutto l’anno sventolano, ai lati del Tricolore, la Bandiera Sarda e quella Veneta, quale segno di Amicizia e grande Rispetto fra due Regioni distanti tra loro ma accomunate dai tragici eventi della Prima Guerra Mondiale.

 

La Cerimonia, patrocinata dal Comune di Asiago e dal Comitato dei Comuni della Sardegna, organizzata dalla “Schola Cantorum – Coro San Matteo” di Asiago in concorso con l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, l’Associazione Nazionale del Fante – Sez. Altopiano dei Sette Comuni, l’Associazione Nazionale “Brigata Sassari” e l’Associazione Culturale “Un Ponte fra Sardegna e Veneto”, si è svolta nel pomeriggio del 25 luglio u.s.

 

Hanno presenziato alla celebrazione l’Assessore, Prof. Franco SELLA, in rappresentanza del Sindaco di Asiago, Avv. Roberto RIGONI STERN, l’Ing. Mario CORONGIU, Sindaco del Comune di Sant’Antioco, la Dottoressa Elisa SODDE, Presidente dell’Associazione Culturale “Un Ponte fra Sardegna e Veneto”.

 

Importante, altresì sottolineare la presenza delle Bandiere delle locali Sezioni delle Associazioni “Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra” e dell’Associazione Nazionale del Fante e, per espressa volontà del novantunenne Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Comm. Gaetano ANGIUS, il Labaro del Consiglio Direttivo Nazionale dell’A.N.C.R., con sede in Roma, e i Labari delle Federazioni Provinciali Combattenti e Reduci di Sassari e di Vicenza, tra loro gemellate nel comune ricordo dei Combattenti Sardi in Terra Veneta.

 

Dopo aver portato il saluto dell’Ing. Antonio QUARTU, Sindaco di Armungia (CA), Comune capofila nel progetto, il Luog. (ris.) Antonio PINNA, Consulente storico del progetto di recupero, ha curato la rievocazione storica dei fatti d’arme che si svolsero quasi un secolo fa tra le balze rocciose del Monte Zebio.

 

Don Roberto BONOMO, Parroco del Duomo di Asiago, ha celebrato la Santa Messa accompagnata dai canti del Coro “San Matteo”. Sono stati quindi resi gli onori ai Caduti, con la deposizione di un cuscino di fiori bianchi e rossi, i colori della Sardegna e della sua leggendaria Brigata.

 

A sancire l’ufficialità dell’adesione del Comune di Sant’Antioco al succitato Comitato dei 131 Comuni della Sardegna, nel corso della Cerimonia, l’Assessore del Comune di Asiago insieme al Sindaco di Sant’Antioco hanno scoperto il Tricolore che avvolgeva la croce con la targa intitolata al sold. del 151° Rgt. fanteria CAU Giuseppe, nato a Sant’Antioco il 7 luglio 1893, caduto a Monte Zebio l’8 luglio 1916, il giorno successivo il compimento del suo 23° anno di età. Con grande emozione, la Professoressa Maria Antonietta CARRUS ha deposto ai piedi della croce un mazzo di fiori bianchi e rossi, quale omaggio simbolico delle donne antiochensi verso il Caduto della loro comunità.

 

 

SABATO 26 LUGLIO 2014

 

La manifestazione è proseguita il giorno successivo, 26 luglio, con la III Edizione dell’escursione storica-culturale sul Monte Zebio organizzata dall’Associazione Culturale “Un ponte fra Sardegna e Veneto”, sodalizio che unisce due Regioni profondamente legate dai tragici eventi della Primo Conflitto Mondiale.

 

La giornata, ricca di appuntamenti, è iniziata con la visita al Palazzo Municipale di Asiago, dove la nostra Associazione, il Sindaco di Sant’Antioco Ing. Mario CORONGIU, una rappresentanza di antiochensi provenienti da diverse località del Centro-Nord della Penisola ed una delegazione di Sardi residenti nel Veneto guidata dai Sigg. Maurizio SOLINAS e Gianni DENTI (Presidente dell’Associazione “Sardegna Nostra” di Romano d’Ezzelino) sono stati ufficialmente ricevuti dall’Assessore, Prof. Franco SELLA, in rappresentanza del Sindaco, Avv. Roberto RIGONI STERN, che dopo aver porto il saluto dell’Amministrazione Comunale, ha illustrato la storia della Comunità asiaghese e dell’antica “Spettabile Reggenza Veneta dei Sette Comuni”, evidenziando i sentimenti di grande Stima e di Amicizia fra la Comunità dell’Altopiano e la Gente di Sardegna, accomunate nel ricordo del sacrificio dei giovani Sardi caduti per la libertà delle loro Terre.

 

La giornata è proseguita con la visita ai luoghi della memoria presenti nel comprensorio del Museo all’aperto di Monte Zebio, in particolare lungo la dorsale montana che da q. 1.706 di Casara Zebio scende per il cratere della mina di Scalabron, verso il caposaldo di q. 1.626 prospiciente le linee all’epoca dei fatti tenute dalla Brigata “Sassari”, dove sono visibili i resti delle trincee, delle postazioni per mitragliatrici, dei ricoveri in caverna, delle mulattiere selciate, in cui migliaia di Sardi vissero per un intero anno i tragici momenti della Grande Guerra descritti da Emilio LUSSU nelle pagine del suo celebre libro.

 

Con dovizia di particolari storici e puntuali riferimenti alla memorialistica di guerra, il Lgt Antonio PINNA – esperto conoscitore dei luoghi e delle vicende della Brigata “Sassari” sulle Prealpi Vicentine – ha illustrato gli eventi bellici svoltisi sull’Altopiano 98 anni orsono.

 

L’iniziativa, che si inserisce nel quadro degli eventi celebrativi del centenario della Grande Guerra, ha dato spunto per la promozione di diversi progetti didattico-culturali, comprendenti conferenze e lezioni di approfondimento per le Scuole sarde e venete, completate con visite guidate, a cura del Luog. A. PINNA, nei luoghi della memoria cari sia al popolo sardo che a quello veneto.

 

Silenziosa e discreta tra i partecipanti alla manifestazione, anche la Senatrice sarda Manuela Serra, che con attenzione e sensibilità per le vicende storiche della nostra Gente ha preso parte alla giornata del ricordo.

 

La visita si è conclusa al cimitero di guerra della Brigata Sassari, perfettamente curato dal Comitato dei Comuni della Sardegna, attraverso la dedizione ed il costante impegno del Luog. Antonio PINNA e dei Sigg. Marco Ambrosini e Giampaolo Strazzabosco di Asiago, ai quali vanno i nostri sentimenti di stima e riconoscenza per la loro infaticabile opera.

 

Sotto l’improvvisa pioggia battente, che rendeva ancor più suggestivo ed intenso il momento di raccoglimento e di preghiera, ciascuno dei partecipanti ha deposto ai piedi di ognuna delle 218 croci un mazzetto composto da ramoscelli di mirto, corbezzolo, lentischio, leccio ed ulivo, tenuti insieme da un nastrino bianco-rosso: l’omaggio delle essenze e dei profumi della nostra Terra verso coloro che un giorno partirono senza fare più ritorno.