Favorita dallo spopolamento delle zone interne e dall’abbandono delle terre coltivate, la foresta si allarga. Paesi come Ussàssai – 500 anime tra i celebri Tacchi d’Ogliastra – vedono la loro superficie boschiva aumentare in maniera sensibile, a fronte di un costante deterioramento delle condizioni sociali ed economiche. La sfida è già scritta: l’avanzare del bosco e la sua gestione possono rappresentare una nuova opportunità di crescita per il territorio e la comunità che lo vive? E questo come si concilia con il tentativo (ancora timido per la verità) di tornare all’agricoltura, recuperando gli orti e i frutteti in quello che già viene indicato come “neoruralismo”? Questi sono, in estrema sintesi, i temi del convegno dal titolo “Ussàssai e i suoi boschi: riflessioni per un utilizzo produttivo” che, organizzato dall’associazione “Trempa Orrubia”, si terrà sabato 5 luglio alle ore 17,30 presso la piazza San Lorenzo del piccolo centro barbaricino. L’appuntamento si inserisce nella prima edizione de “La montagna che re-esiste”, giornata annuale dedicata all’approfondimento di temi legati appunto alla montagna. L’evento è inoltre parte del cartellone de la “Magia dei tacchi” che lega iniziative di paesi quali Ulàssai, Osini, Jerzu, Gairo e appunto Ussàssai.

 

Gli ospiti – Studiosi, esperti e operatori del settore si confronteranno con la comunità ussassese, mettendo in campo idee ed esperienze nell’ottica di una pianificazione partecipata del territorio e in particolare delle sue foreste. Gli interventi previsti sono quelli del professor Roberto Scotti, docente del corso di laurea in Scienze forestali di Nuoro (Università degli studi di Sassari), l’Ente Foreste con i funzionari territoriali, Carlo Poddi, responsabile tecnico del Piano di assestamento di Marrubiu, Andrea Pintus del Corpo Forestale della Sardegna, Mario Mereu, imprenditore proprietario di foreste a Baunei, e i sindaci dei paesi limitrofi. L’evento, organizzato con il patrocinio del comune di Ussàssai e il sostegno della Pro Loco, si concluderà con le letture tratte dal libro “L’uomo che piantava gli alberi”, di Jean Giono, a cura degli attori Evelina Bassu e Senio Dattena.