Ormai da diversi anni, il calendario curato e distribuito dall’associazione “Orminas – Sa Cumpanzia de sa fotografia” di Illorai (SS), è divenuto il gradito e puntuale “dono” natalizio, atteso con grande interesse dalla comunità di residenti e dai numerosi emigrati originari del centro goceanino, per scandire mensilmente il tempo nel segno dell’originale memoria di immagini del patrimonio collettivo di vita, cultura ed identità locale.

 

Il calendario, realizzato esclusivamente con datate foto in bianco e nero di assoluta qualità e vigorosa capacità espressiva, è nato dalla sinergica e consolidata collaborazione tra gli appassionati componenti dell’associazione fotografica e l’encomiabile sensibilità degli abitanti tutti di Illorai, che hanno messo a disposizione i propri album ed archivi fotografici familiari.

 

 

Attraverso le migliaia di foto raccolte e catalogate (ritratti, paesaggi, monumenti, attività lavorative, cerimonie religiose, etc.), si è potuto così ripercorrere un abbondante secolo di storia comunitaria e proporre, a partire dal 2006, anche delle significative  e suggestive mostre fotografiche, titolate “Comente fimus”, “Comente fimus – Sas caras nostras de pedra e bentu” e “Lampos de vida”.

 

L’associazione “Orminas – Sa Cumpanzia de sa fotografia”  è vivacemente attiva nel promuovere l’espressione artistica rappresentata dalla fotografia in bianco e nero e particolarmente attenta alla diffusione e valorizzazione del ricco patrimonio fotografico che documenta il rilevante percorso temporale di storia e tradizioni a Illorai.

 

Il sodalizio, composto dalla ristretta cerchia dei sette soci Titino Carta, Gianfranco Cossu, Mario Cossu, Giovanni Enne, Maria Francesca Lai, Bachisio Moro e Nino Sanna, è impegnato anche nella salvaguardia di tutte le espressioni culturali e sociali della civiltà contadina sarda; impegno attestato dal recente acquisto e restauro di un originale e tradizionale carro sardo per buoi, in auge fino agli inizi anni Sessanta e scomparso nell’utilizzo con il diffuso avvento dei mezzi a motore. Sul filone etnografico,  il sodalizio Orminas, proprio per sottolineare il concreto impegno di salvaguardia  delle tradizioni illoraesi, si è fatto carico di far rivivere anche la tipica Ardia in onore di Sant’Antonio Abate, acquistando, tra l’altro, un prezioso fazzoletto in seta necessario per la cerimoniale processione intorno “a sos fogarones”.

Il calendario 2014, dedicato ad immagini che caratterizzano un percorso d’impegno identitario e al commento lirico emozionale in limba dei poeti locali del passato ed attuali (Italo Cappai, Zuanna Luisa Cappai, Concetta Cocco, Pietrinu Filia, Marco Fois, Bodale e Sarbadore Grande, Peppe Remundu Lisei, Tzicu Muredda, Antoni Puddu, Cristoforo Puddu, Mario Puddu, Mariantzela Soru), verrà presentato ufficialmente nei giorni 13, 14, 15 dicembre, nei locali della sala parrocchiale “Santa Rughe” e nell’occasione esposto al pubblico il carro, risalente ai primi anni del XX secolo, ristrutturato e restaurato dall’associazione.

 

Tante le iniziative, interamente autofinanziate, promosse da Orminas in sette anni di preziosa ed intensa attività: collaborazioni con il coro “Sa Melàbrina”,  composto esclusivamente da voci femminili e diretto dal M° Paolo Carta; pubblicazione di ricerche storiche locali; contribuito all’arredo della casa-museo “Sa domo de su duttore”; valorizzazione popolare, attraverso una mostra di foto storiche, del Santuario di Luche, dedicato alla Madonna della Neve; realizzato filmati che documentano le iniziali mostre ed attività dell’associazione illoraese e fissano indelebili i segni dei significativi  momenti che rafforzano i vincoli comunitari, attraverso gli irrinunciabili valori familiari e di amicizia.