Nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla Banda musicale Gioacchino Rossini di Seui. Nessuno fino a quando, nell’ottobre del 2008, è riuscita a vincere il primo premio al 14° Concorso Nazionale di Cascina. Avere vinto una gara così importante ha caricato il gruppo che dopo due anni di paziente lavoro è tornato a competere, questa volta in Spagna, a Santa Susanna, nei pressi di Barcellona, lo scorso ottobre, quando la Banda ha ottenuto un meritato secondo posto destreggiandosi tra complessi provenienti da Francia, Svezia e Spagna.
Si intuiva che tutto sarebbe andato per il verso giusto con il brano di riscaldamento, Classical Canon di Andrè Waignein, eseguito con delicatezza e precisione. Ma è con gli altri due brani (A Klezmer Carnival di Philip Sparke e Pastime with good company di Enrico VIII) che il gruppo ha concluso in bellezza dimostrando alla giuria di meritare il podio. Il direttore artistico Ignazio Pilloni è soddisfatto: “Non potevamo fare di meglio. I ragazzi hanno suonato in maniera eccellente: a detta di tutti gli altri complessi in gara infatti, l’esecuzione ha rispettato tutti i criteri sotto osservazione da parte della giuria, fatto dimostrato dalla differenza di un solo punto dal complesso vincitore”.
Dal 2006 il gruppo è guidato dal presidente Silvia Deidda che dedica il suo tempo libero all’associazione. Anche lei è compiaciuta del risultato: “Come musicista è bellissimo sapere di avere buone capacità, come presidente è ancora più appagante: è la prova che l’organizzazione funziona”. La storia dell’unica Banda ogliastrina affonda le sue radici negli anni Venti del Novecento. Dal 1922, anno della sua fondazione, l’associazione ha avuto alti e bassi. Dice Serafino Lobina, suonatore dal 1952 e attuale capobanda: “Il complesso cessò le attività nel ’65 e riprese qualche anno dopo in occasione della festa del Carmine, la ricorrenza religiosa seuese più importane dell’anno”.
Aveva dodici anni, Serafino, quando prese in mano il suo primo flicorno e da allora non se ne separa mai. Tra gli obiettivi principali che comporta il far parte di un gruppo, merita un posto di rilievo la socializzazione. Vengono a crearsi rapporti tra persone di età differenti che probabilmente non si sarebbreo mai conosciute all’esterno dell’associazione. Ogni sabato la sede della Banda apre alle 3 del pomeriggio per le attività fondamentali per l’apprendimento della musica: il solfeggio per i più piccoli e le lezioni individuali per i più grandi. Tutto seguito con passione dagli insegnanti Sergio Mattana, Antonio Greco, Ramona Cadeddu e Maurizio Floris.
È un piacere, ogni volta, vedere gruppi di ragazzi e bambini giocare nel cortile della sede mentre aspettano il loro turno. In paesi piccoli come Seui, dove i ragazzi spesso sono convinti che l’attività principale sia annoiarsi, c’è chi s’impegna ogni giorno per fare in modo che i ragazzi partecipino alla vita del paese. Niente di più costruttivo: si capisce fin da piccoli che far parte di un gruppo che funziona grazie ai singoli elementi comporta grandi responsabilità. Si impara ad essere affidabili nel rispetto del lavoro degli altri. La Banda infatti non manca mai: processioni religiose, concerti, funerali e trasferte sono i principali appuntamenti dell’anno. Ovviamente bisogna tenere conto del fatto che Seui si trova a 820 metri sul mare e l’inverno si fa sentire, ma i ragazzi nel limite del possibile, anche sotto la pioggia e la neve, riescono a garantire il servizio.
Il lavoro all’interno dell’associazione è immenso: studio, lezioni, prove di insieme e servizi in generale occupano la maggior parte del tempo libero di tutti i componenti, per non parlare dell’impegno del direttivo che riesce a far funzionare ogni singolo ingranaggio. Parliamo di centinaia di persone coinvolte: 45 musicisti, altrettanti allievi dai cinque anni in su e genitori che dànno sempre una mano. Altro grande pregio la collaborazione con altre realtà bandistiche. Aprirsi all’esterno è fondamentale per imparare e crescere ulteriormente: al concorso di Santa Susanna, ad esempio, hanno partecipato, con i bandisti di Seui, alcuni musicisti di Domusnovas e Fluminimaggiore, complessi diretti dal Maestro Ignazio Pilloni. Questa costruttiva collaborazione porterà sicuramente ad ottenere altri successi.