Torna dopo 7 anni il capolavoro di Rossini al Lirico di Cagliari
Manca poco per Il Barbiere di Siviglia l’immortale melodramma buffo e capolavoro di Gioachino Rossini che dopo 7 anni torna a Cagliari e torna nel coloratissimo allestimento scenico di Crivelli-Luzzati-Calì al Teatro Lirico. La prima attesissima da venerdì 14 marzo alle 20.30 porta in scena uno dei capolavori musicali più popolari e amati di sempre.
Il Barbiere di Siviglia opera in due atti su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia Le Barbier de Séville ou la Précaution inutile di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, e la musica di Gioachino Rossini fonde gli ingredienti ben noti delle opere buffe italiane.
La storia narra di Figaro un barbiere che sa usare ugualmente bene chitarra e rasoio, filosofo e giullare; Bartolo vecchio geloso che vuole impalmare la sua pupilla, la graziosa Rosina un conte che ama la fanciulla e intende sottrarla alle grinfie del vecchio; un maestro di musica avido e specialista in calunnie… e intorno servi chiassosi e invadenti.
Sul podio sarà di nuovo Salvatore Percacciolo alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico direttore, pianista e compositore siciliano, dall’ampio repertorio soprattutto lirico che ha già diretto, al Teatro Lirico Lucia di Lammermoor nel maggio 2017. Il maestro del coro è Giovanni AndreoliI due cast vedono, alternandosi, quali raffinati ed espressivi protagonisti: Maxim Mironov (14-16-19-21-23) e Chuan Wang (15- 18 -20- 21 -22).
Le vicende storiche del Barbiere di Siviglia, rappresentato per la prima volta a Roma, al Teatro Argentina, il 20 febbraio 1816, possono considerarsi leggendarie. Sia il libretto che la musica furono stesi con estrema rapidità per mantenere fede mpegno che il ventitreenne Rossini prese nell’autunno del 1815 con quel teatro. Quando Rossini firmò il contratto non era stato scelto nemmeno il soggetto dell’opera: il poco tempo a disposizione fu forse una delle ragioni per cui fu scelta la commedia di Beaumarchais, un soggetto collaudato e amato dal pubblico. L’opera di Beaumarchais, infatti, era già stata messa in musica altre sei volte, ma nessuna versione aveva raggiunto la popolarità di quella di Giovanni Paisiello, creata nel 1782 per il Teatro di Corte di San Pietroburgo.
Per non urtarne gli ammiratori, Rossini mandò in scena la sua opera con il titolo Almaviva o L’inutile precauzione.
L’opera, della durata complessiva di 2 ore e 50 minuti circa compreso l’intervallo, viene rappresentata in lingua italiana e il pubblico, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, ha anche l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.
Repliche: sabato 15 marzo alle 19 (turno G); domenica 16 marzo alle 17 (turno D); mercoledì 19 marzo alle 20.30 (turno B); giovedì 20 marzo alle 19 (turno F); venerdì 21 marzo alle 20. (turno C); sabato 22 marzo alle 17 (turno I); domenica 23 marzo alle 17 (turno E).
Le due recite per le scuole che prevedono l’esecuzione in forma ridotta dell’opera della durata complessiva di 60 minuti circa sono: martedì 18 e venerdì 21 marzo sempre alle 11.
Nel ruolo di narratrice l’attrice cagliaritana Michela Atzeni.
Ai giovani under 35 ed ai disabili sono applicate riduzioni del 50% sull’acquisto diabbonamenti e biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati. Il Teatro Lirico di Cagliari continua ad offrire la possibilità, al variegato e multiforme pubblico di giovani e giovanissimi studenti di tutte le scuole sarde di qualsiasi ordine e grado, di avvicinarsi ancora una volta o, in alcuni casi, per la prima volta all’affascinante mondo del teatro musicale a condizioni davvero vantaggiose ed agevolate.
Anche in occasione di questo spettacolo, sono a disposizione biglietti, al prezzo promozionale di €5, per tutte le scuole della Sardegna, compresi i conservatori e le università.
Emanuela Valentino
Per informazioni:
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