Mese di Settembre – All’alba della Grande Guerra esisteva già una Brigata “Cagliari”, Unità dell’Esercito Permanente reclutata su base nazionale. In omaggio alla seconda città della Sardegna, il 1° Marzo 1915 venne costituita la Brigata “Sassari”, composta da 6 mila uomini, articolata su due reggimenti di Milizia Mobile: il 151° a Sinnai (CA) – con Quadri tratti dal 46° Reggimento “Reggio”, di stanza a Cagliari – ed il 152° a Tempio Pausania (SS) – con Quadri tratti dal 45° Reggimento “Reggio”, di stanza a Sassari – ciascuno dei quali composto da 3 battaglioni, suddivisi, a loro volta in 4 compagnie da 250 uomini ed una sezione mitragliatrici. Erede delle tradizioni del Reggimento di Sardegna, a sua volta discendente del leggendario Terçio de Çerdeña di epoca spagnola, acquisì lo stemma dei 4 mori inquartati nei colori della croce di San Giorgio ed il reclutamento su base regionale.

 
I due reggimenti si imbarcarono fra il 13 ed il 21 maggio e mossero verso il fronte dell’Isonzo a partire dal 20 Giugno. La Brigata prese ivi parte alle battaglie di Bosco Cappuccio, di Bosco Lancia e di Bosco Triangolare e, nel novembre 1915, espugnò gli imprendibili trinceramenti delle Frasche e dei Razzi, meritando il titolo d’onore e la citazione, prima fra tutte le Unità dell’Esercito, sul Bollettino del Comando Supremo. Sorse, così, il mito dei “Rote Teufel” – i “Diavoli Rossi” – così chiamati dal nemico per il colore rosso delle mostrine e per l’irruenza nel combattimento corpo a corpo con il coltello “a serramanico” o la baionetta.