Il pane nella tradizione sarda, oltre ad essere indispensabile alimento quotidiano, caratterizza i momenti più importanti dell’anno e della vita di una persona adattandosi alle diverse esigenze che le festività religiose portano con sé. Per la Pasqua tradizionalmente si prepara un pane molto particolare ed elaborato, varie sono le forme, le più comuni sono: la coroncina, il pulcino, la bambina, la pavoncella, il pesce, piccoli cestini con intagli a forma di frutta o floreali; ed anche i nomi sono diversi: ‘coccoi cun s’ou’, ‘coccoi a pippia’, ‘coccoi de pasca’, ‘coccoi de ou’, ‘cozzulu di l’obu. Tutte queste forme vengono completate incastonando nella pasta un uovo (con il guscio), a volte celato nella pasta del pane. Soprattutto in passato questo veniva regalato ai bambini, una sorta di uovo di Pasqua tradizionale, tipico della Sardegna. Un tempo veniva donato a ragazzi al posto del classico uovo di Pasqua che oggi ha soppiantato tale usanza. In Sardegna un tipo di pane molto utilizzato per la creazione di queste piccole opere d’arte è il pane Coccoi, un pane di semola di grano duro, detto anche pasta dura.

 

 

Ingredienti

 

  • 1 kg di Semola fine
  • 30 g di lievito madre (su framentu o madrigga)
  • Acqua
  • Uova
  • Sale

 

PREPARAZIONE
Prima di fare il pane si prepara su framentu (un pezzo di pasta utilizzata per il fare il pane la volta precedente) facendolo ammorbidire nell’acqua tiepida. Si lavora il composto aggiungendo un pizzico di sale e si lascia riposare sotto la farina in un cesto coperto con un telo. Successivamente si impasta la semola con l’acqua salata e calda. Si aggiunge all’impasto il lievito sciolto e si amalgama con cura la pasta. cioè Si continua con la lavorazione distendendo e battendo la pasta con le mani su un piano preferibilmente in legno.  Per fare questo aiutiamoci con l’acqua tiepida fino ad ottenere un composto morbido ed elastico. Di seguito si lavora  la pasta  manipolandola  con i pugni chiusi e premendola. Lasciamola riposare dentro un recipiente di terracotta coperta con un telo. A fermentazione ultimata si lavora ancora una volta finché è pronta per essere modellata. Prepariamo i pani, facciamo un bel buco al centro, mettiamoci l’uovo e facciamo le decorazioni a nostro piacimento.  Dopo aver confezionato i  pani li ricopriamo con un telo e li mettiamo riposare per almeno due ore. Intanto prepariamo il forno, quando è pronto per la cottura, inforniamo e facciamo cuocere a 250° per circa tre quarti d’ora. Il pane è così pronto per essere donato la mattina di Pasqua.