Rosmarinus officinalis l.   fam. Labiate

 

Dal latino Ros: rugiada e marinus perché spontaneo vicino al mare.

 

Romasinu  – Cipiri – otzippiri  nella Sardegna centrale

 

Zippiri a Urzulei, Barisardo e Sardegna meridionale.

 

Tippiri  a Bosa.

 

 

Colora con  le sue fioriture la campagna di sfumature azzurre regalando visioni celesti per chi ama la serenità

Spesso  occupa vaste estensioni di territorio tanto da, erroneamente, far ritenere giusta la raccolta di quintali e quintali di arbusti da destinare al fuoco che ogni anno illumina la festa di Sant’Antonio nei vari paesi della Sardegna.

Sono più che convinto  che per sollecitare l’attenzione di tale santo basterebbero fuochi più piccoli anche con l’ustione di pochi rametti che spargendo il loro deciso  profumo  aromatico  aiuteranno la spiritualità dei devoti.

Ne trarrebbe vantaggio la flora della nostra isola ormai allo stremo sia per i comportamenti umani che per quelli metereologici.

Si aggiunga a questa pratica anche la  calata di accaparratori continentali che mietono altri quintali da destinare all’uso condimentario  in tutta l’Europa.

Le foglie ben essiccate vengono vendute a prezzo esorbitante in vasetti di  pochi grammi.

 

La tragedia, oltre che nel furto dell’arbusto, peraltro consentito dalla Regione Sardegna che se ne guarda bene dal legiferare sulla protezione della flora, consiste anche nel fatto che vi sono dei sardi che li acquistano pur avendolo in giardino.

Forse conoscendo le molteplici proprietà di questo comunissimo e prezioso arbusto si rivaluterà la sua importanza.

 

Parti della pianta che si possono usare:

Le foglie e i fiori che si possono usare anche fresche, ma che si possono anche conservare raccogliendole nel periodo della fioritura e facendole essiccare rapidamente all’ombra.

 

La tisana assunta almeno due volte al dì e preparata  con un cucchiaino  raso,  (solo uno)  di foglioline  lasciate in infusione per 15 minuti nell’acqua bollente è ottima per l’ipotensione che verrà corretta con sorprendente efficacia.

La stessa preparazione è da considerarsi valida nelle astenie e nelle convalescenze aiutando anche a contrastare la depressione nervosa.

Nei soggetti stanchi già al risveglio e indebitamente tacciati di poltronite regalerà voglia di lavorare e stimolando il sistema circolatorio agirà da tonico generale non solo per il lavoro.

 

Validissima e ben studiata è la sua proprietà di eccitante epatobiliare con azione coleretica, che promuove la formazione della bile e colagoga che eccitando la muscolatura liscia della vescicola biliare induce allo svuotamento della cistifellea.

Questo regalerà digestioni celeri e nessun affaticamento epatico, aiutando in maniera significativa nelle epatomegalie e nella colecistite cronica.

 

Il vino di Rosmarino preparato a seconda dei gusti con 25 – 75 grammi di foglie e fiori fatte macerare per  tre settimane in un litro di vino rosso, accelera la digestione  e interviene nella idropsia  (accumulo di liquidi) addominale ed epatica.

Lo stesso vino  riscaldato a bagno-maria si può saturare col miele da aggiungere lentamente, sempre girando. In tale modo essere consumato a cucchiai, due tre al giorno, per l’esaurimento fisico e intellettuale.

 

La tintura madre nella misura di 35 gocce  assunta 2 volte al di, sempre con poca acqua, aiuta  in costanza di dieta, ad abbassare il colesterolo e i trigliceridi.

Viste le proprietà descritte è chiaro che l’uso dei preparati per uso interno è sconsigliato a chi soffre di ipertensione, così come anche l’assunzione di tali preparati nelle ore tardo-serali,  in quanto essendo stimolante non favorisce il sonno.

Naturalmente va benissimo per chi si propone di passare la notte in discoteca oppure di occuparsi di piacevoli facezie notturne.

 

Anche il bagno di Rosmarino fatto di mattina giova nei casti di stanchezza cronica e si prepara facendo bollire per dieci minuti in  tre o più litri di acqua una buona quantità di rametti ricchi di foglie e fiori.  Tale decotto opportunamente filtrato e con spremitura dell’erba, si aggiunge all’acqua del bagno dove ci si immergerà per almeno 15 o più minuti. Straordinariamente riposante e rilassante restituisce forza e vigoria anche alla persona più stanca e spossata.

Niente vieta, anzi… che tale bagno si faccia anche la sera;  può essere di valido aiuto alle mogli trascurate da mariti stanchi o distratti. Se ne avvantaggerà l’unione della famiglia e  la salute.

 

Tale decotto è di indubbia e conclamata efficacia anche per contrastare la forfora e correggere l’untuosità dei capelli, gli stessi se fragili saranno rinforzati da frizioni giornaliere di tale preparato.

Se si fa macerare  per trenta giorni,in olio d’oliva o  di semi di girasole, ottenuto da spremitura a freddo,  una buona quantità di foglie e fiori si avrà un linimento da frizionare sulle parti dolenti o infiammate da dolori articolari dovuti a traumi o a reumatismi.

L’abbondanza di tale pianta, la facile reperibilità e le sue proprietà medicamentose veramente efficaci potrebbero indurre ad un aumento dei dosaggi pensando di accrescerne le potenzialità. Purtroppo non è così infatti il più piccolo eccesso indurrà l’organismo al rifiuto totale facendo perdere la possibilità dell’uso di tale ottimo antico rimedio tanto efficace quanto  economico.

 

Altre preparazioni da sempre usate e cadute nel dimenticatoio, indotto dalla moderna società che predilige l’uso di preparati chimici più remunerativi e facili da propinare, sono: Per gli ascessi –  impacchi:  far bollire  in mezzo litro d’acqua un rametto  di Rosmarino e quando il liquido e ridotto a metà attendere il suo raffreddamento prima di filtrarlo. Inzuppare dei pezzi di cotone o garza e fare impacchi sugli ascessi che si risolveranno rapidamente e senza dolore.

Per il catarro bronchiale: ridurre in polvere o in minuti pezzi un manciata di foglie  secche di Rosmarino,  porle sopra una piastra calda ma non rovente e aspirarne il fumo.

Per l’asma: sempre le foglioline essiccate e sminuzzate possono essere fumate nella pipa o confezionate in sigaretta per smorzare le crisi asmatiche.

 

Per l’influenza – Infuso di vino: far scaldare ma non bollire, un litro di vino rosso, immergere due cucchiai di foglie  di Rosmarino essiccate e quando il liquido è completamente freddo filtrarlo. Prenderne un cucchiaio il mattino e uno la sera.

Il  Rosmarino non ha la nomea del famoso Ginseng, ma se saputo usare nei giusti modi e dosaggi, è  indubbio che tiri su.