libriforas 043Le parole cambiano la vita. Le parole che ci vengono dette o quelle solamente pensate, quelle viste sui muri o quelle sentite per caso. Le parole scritte, ascoltate o lette. Su questa consapevolezza Stefania Zaccheddu, assieme a quattro compagne, hanno costruito le fondamenta di Libriforas, Associazione di Promozione Sociale che ha come finalità la promozione della lettura. Letteralmente Libriforas significa  “portatrici di libri”, ma ascoltandone solo il suono si potrebbe trovare un altro significato, quello di “libri-fuori” e perciò libri fuori dai soliti luoghi quali biblioteche, librerie, scaffali e portati in ambienti e spazi poco consueti, portati, aperti e letti ad alta voce.

 

Fondamentalmente il nostro è  un progetto di educazione, di crescita e di confronto, ma anche di aiuto, di amore e rispetto partendo dalle cose semplici: da un libro e dalla storia che racconta. Noi crediamo che l’ascolto di una storia possa essere mezzo che permette di crescere da un punto di vista cognitivo e personale, di arricchire la  vita di esperienze ed emozioni, di  educare alla curiosità, alla fantasia, alla riflessione su di sé, all’apertura verso l’altro, all’interpretazione critica della realtà. In un passato non lontano il momento dell’ascolto di una storia era sacro, perché la storia veicolava conoscenza, idee, regole sociali e comportamentali,  oltre ad essere uno scrigno di sogni e magia. Su questa base Libriforas articola tutta la sua programmazione, con modalità di azione  diverse a seconda delle fasce d’età degli utenti ma soprattutto con progetti diversi a seconda che gli utenti abbiano una vita serena o  condizioni di disagio fisico o sociale, perché i nostri interventi sono rivolti con maggiore attenzione  a coloro che  vivono situazioni di solitudine e sofferenza”.  

 

Stefania Zaccheddu è un presidente volitivo e forte e chi l’accompagna ha lo stesso entusiasmo.

 

Si dice che uccelli dalle stesse piume volano assieme per dire che chi è simile si riconosce e si ritrova sempre,  eppure non potrebbero sembrare più diverse queste cinque giovani donne, diverse per esperienze, età, luoghi e ambiente d’origine, per scelte di vita, diverse per studi e  gusti artistici ma tutte con la stessa passione per la lettura. È questa passione che le rende identiche nell’approccio, aperto, alla vita e agli altri, nella voglia di sperimentarsi e confrontarsi.

 

I percorsi di Stefania, Nadia Peddeu, Barbara Bosa, Rosanna Erbì e Angela Caddeo convogliano, incontrandosi, nel quartiere della Marina, quartiere di porto a Cagliari. Quartiere vivo e multietnico, luogo d’arrivo e d’accoglienza per chi viene da lontano portando la propria storia e la musica di parole diverse; ma anche luogo da cui si parte, perché è qui che i viaggi iniziano. E, non a caso, qui inizia il viaggio di Libriforas, perchè le storie sono la nostra più grande speranza per sorvolare gli abissi che separano gli individui, le razze, i sessi, le età (e l’età) le culture, le classi e la miriade di altre differenze che ci rendono unici, e potenzialmente soli.

 

Questa certezza e la stessa passione per la lettura sono stati richiami imperativi anche per  altre donne: Rita, Stefania, Betty, Silvia, Norma, Margaret, Maria Giovanna, donne che a questo progetto credono e, ciascuna a modo proprio rende più grande l’avventura Libriforas

 

Si, ci crediamo. Ci crediamo totalmente. Per questo investiamo tutte le nostre forze in termini economici, familiari e personali. Siamo delle donne che non cercano un riscatto dalla situazione di crisi economica, o per lo meno non solo!, ma che desiderano essere presenti nel tessuto della società dando un apporto effettivo, perché il progresso e la crescita di un essere umano risiedono spesso nella riflessione che lo stesso fa sul suo operato e sulle sue stesse parole. Non siamo solo lettrici, siamo portatrici di libri, di parole che devono avere quel peso che spesso le è stato rubato, dai nostri tempi nuovi, dai media, dai politici e da chiunque ne abbia fatto un uso improprio … un abuso”.

 

Libriforas nasce sotto una buona stella, a Torino quest’anno si è chiusa un’edizione memorabile della fiera internazionale del libro, la ventiduesima, con sale piene, vendite record e più di trecentomila visitatori in 5 giorni, risultati che hanno superato qualsiasi edizione precedente. Numeri che sfatano chi vuole credere che in Italia non si legge più perché gli italiani amano la tv spazzatura con programmi lobotomizzanti; e sfatano anche chi crede che in tempi di indubbia crisi economica nelle case degli italiani una delle spese tagliate è l’acquisto di un libro. Ben lo sanno gli organizzatori a Lingotto Fiere: “quello del libro è un mercato che non conosce crisi”.

 

Sulla stessa linea si muove la Banca Mondiale perché investire in cultura ha effetti importanti anche sul versante economico: basti pensare al livello di analfabetismo dei paesi sottosviluppati e, all’estremo opposto, al benessere di cui, senza andar lontano, godono i paesi nord europei (quali la Svezia, la Danimarca, la Norvegia..) che investono in cultura ed educazione alla cultura.

 

“siamo portatrici di libri, sia in termini di storie, sia in termini di cultura a 360° essendone il libro simbolo per eccellenza. Le parole del poeta Albert Rìos ci indicano sempre la direzione e come lui siamo grate per un’educazione ricca di linguaggio e zeppa di storie. Le storie, come il latte materno, sono ricche di sostanze nutritive che alimentano la vita. E nel nostro operato l’aspetto emozionale è dono e ricchezza e ci permette di interagire con gli altri secondo tempi che non seguono regole dell’orologio ma il suono delle parole e il ritmo dei sentimenti.”

 

Esiste un senso nuovo in tutti i progetti che nascono dalle passioni, esiste un’energia potente e la consapevolezza che l’idea per concretizzarsi ha bisogno di lavoro, tanto lavoro, di resistenti entusiasmi  e propositivi atteggiamenti. E di semplici, piccoli, piccolissimi  passi.

 

Un viaggio di mille miglia ha inizio sotto la pianta dei tuoi piedi.  Questo diceva Lao-tzu nel IV secolo a.C., questo sanno oggi le donne di Libriforas.