DSCF0469Tutti abbiamo sognato di volare almeno una volta. E quanta invidia nel vedere gli uccelli: sospinti dalle correnti sorvolano leggeri montagne, laghi, foreste, paesi… Servirebbero le ali. Detto fatto! Per chi non ha paura delle vertiginose altezze, c’è uno sport, praticabile anche in Sardegna, che permette di emulare le aquile. Facciamocelo raccontare da un esperto. Roberto Loru, elettrotecnico di 43 anni di stanza a Sassari, appassionato di speleologia, trekking e immersioni, vola da diciassette anni e presiede l’associazione volo libero Sardegna I Fenicotteri Rosa, che con manifestazioni e piccole competizioni divulga lo sport del parapendio e del deltaplano in tutta l’Isola.

 

– Roberto, cos’è il parapendio? Qual è l’attrezzatura per praticarlo?

 

Il parapendio consiste nel volare con una vela che prende forma sotto il peso del pilota e con il vento che scorre sulle sue superfici. Normalmente questo strumento è ripiegato nello zaino, e camminare col bagaglio è molto agevole. Si vola con un’ala (chiamata vela), a cui è agganciata tramite due cavi funicolari la selletta dove il pilota sta seduto comodo. Per direzionare il volo si utilizzano due comandi, uno per ogni mano, con cui si eseguono le virate e si impostano le manovre. In base al livello di preparazione del pilota abbiamo ali da scuola, intermedie, performanti e da competizione. Dopo il decollo, per guadagnare quota si sfruttano le termiche (colonne d’aria calda che si staccano dal terreno riscaldato dal sole), in grado di spingerci verso l’alto con intensità da pochi metri al secondo fino a oltre 10 metri al secondo. Esiste però anche il volo in dinamica, generalmente praticato nei decolli prospicienti il mare: qui una brezza regolare ci permette di veleggiare e di compiere lunghi e piacevoli voli.

 

– Come ci si avvicina a questo sport ?

 

Si vola dopo aver frequentato una scuola certificata. Dopo un iter formativo teorico pratico l’allievo consegue il brevetto di volo. Il corso dura due-tre mesi o anche più, dipende da quante volte si riesce a fare campetto. Si apprendono le tecniche di gonfiaggio della vela e il controllo a terra. Segue la fase dei primi decolli con lievi dislivelli, fino al volo alto finale. Le lezioni teoriche includono aerodinamica, meteorologia, tecniche di pilotaggio, normativa del volo, pronto soccorso.

 

Quando si vola?

 

Le condizioni ideali sono: poco vento, sole e bei cumuli di nuvole. Noi sfruttiamo le correnti di aria calda come fanno le aquile, il cumulo segnala la fine della termica ed è la meta di ogni bravo pilota durante i lunghi voli di distanza.

 

– Che emozioni si provano?

 

Si vivono sensazioni molto forti. Volare è il sogno di tutti. Diventi come un uccello, l’aria ti spinge sopra le montagne, le colline e lungo i pendii. Risalire una termica e raggiungere quote di oltre duemila metri col solo parapendio, senza nessun motore, è una soddisfazione grande. Quando sei lassù, ti senti il padrone del mondo.

 

– Quali sono le zone di volo?

 

Al nord la costa di Alghero col decollo della Siesta, l’Argentiera a Sassari, Littigheddu a Sedini. Al centro Santu Padre di Bortigali, uno dei siti dove si riesce a raggiungere le massime distanze. Al sud ci sono Tuili, con un decollo che permette di scorrazzare sulla Giara, Villacidro e Gonnosfanadiga, il volo sul mare di Portoscuso. Ma i decolli sono numerosi e sparsi su tutta la Sardegna.

 

– Chi e quanti sono gli appassionati di volo?

 

Tutti possono praticare il parapendio, se sono fisicamente abili. Abbiamo un socio di più di 70 anni, per esempio, che vola con i più giovani. L’età minima per avere un brevetto di volo, col consenso dei genitori, è 16 anni. In Sardegna abbiamo una trentina di piloti assidui, una quindicina gli accaniti. In tutta l’Isola ci saranno un centinaio di piloti, compresi quelli che volano saltuariamente. Il nostro, però, è uno sport in forte crescita.

 

Quanto si può stare in volo, che quote si raggiungono, quanti km si possono percorrere?

 

Da noi un volo, solitamente, dura un’oretta, ma dipende dalla preparazione del pilota e dalle condizioni meteo. Se sono ottimali superano i duemila metri senza problemi, e si riesce a percorrere distanze notevoli. Il record mondiale, comunque – realizzato in Sudafrica – è di sette ore per 500 chilometri, ma lì le condizioni sono molto differenti. Da poco in Sardegna è stato battuto il record sardo di distanza in linea, ora il primato da battere è 63 chilometri.

 

 

Per info sul volo in parapendio in Sardegna:

 

www.vololiberosardegna.it

 

[email protected]

 

Nel sito tutte le news sul club, sugli eventi di volo libero in Sardegna, le informazioni dettagliate su questa bellissima disciplina e i contatti per provare l’emozione di un volo in tandem.