In Sardegna la cultura del consumo dell’asparago è antichissima e ha origine dall’utilizzo dei turioni provenienti dai biotipi selvatici (A. acutifolius ed A. albus). L’asparago è una coltura poliennale con un apparato radicale che esplora il terreno fino a superare il metro di profondità. Si avvantaggia, pertanto, di terreni fertili, profondi, ben areati, privi di erbe infestanti perenni. La coltura dell’asparago alterna una fase vegetativa tra la primavera e l’autunno, ad una di riposo invernale. Durante la fase vegetativa, la pianta produce i composti organici (carboidrati, proteine, vitamine, ecc.) che vengono in parte accumulati nelle radici come riserva ed in parte utilizzati per differenziare nuove radici e gemme sul rizoma sotterraneo. Dopo il periodo di riposo invernale il risveglio vegetativo è indotto essenzialmente da una temperatura minima nel terreno di 12°C per almeno 7 giorni e da un giusto livello di umidità. I turioni si sviluppano dalle gemme utilizzando esclusivamente le sostanze di riserva accumulate nella precedente fase vegetativa; pertanto la concentrazione di queste sostanze nelle radici, diminuisce progressivamente durante il periodo di raccolta.

 

Gli steli che si differenziano dopo il termine del periodo di raccolta, continuano ad utilizzare le sostanze di riserva per almeno 2 – 3 settimane, cioè fino al termine della fioritura. È necessario terminare la raccolta dei turioni quando nelle radici sono presenti sostanze di riserva sufficienti a formare numerosi e vigorosi steli. L’epoca migliore per il trapianto delle piantine è compresa tra la metà di aprile e la metà di maggio; anticipando si rischiano danni da freddo (le piantine vanno in dormienza), mentre ritardando le piantine sono più soggette a crisi di trapianto per stress idrico e termico. Sabato 21 marzo con l’arrivo della primavera, che è notoriamente periodo di massima raccolta, si svolgerà la sagra dell’asparago a Villanova Truschedu e a Gesturi. Nel Medio campidano questo prodotto è stato inserito nel Paniere della Provincia Verde. Il piano di valorizzazione elaborato dalla Provincia del Medio Campidano punta a sostenere la produzione dell’asparago, dilatandone i tempi di coltivazione attraverso l’impiego di tecniche di coltivazione in “ambiente protetto”, per favorirne migliori incisività e permanenza sui mercati e, al contempo, una maggiore remunerazione al produttore.