In occasione del 2 Aprile, giornata mondiale di consapevolezza sull’autismo proclamata dall’ONU, anche quest’anno l’Angsa Sassari Onlus promuove diverse iniziative.

 

L’Associazione aderisce alla campagna di Autism Speaks (organizzazione mondiale di promozione della ricerca sull’autismo) Light it up blue (illuminalo di blu). I monumenti di molte città italiane e del mondo saranno illuminati di blu. A Sassari si illumineranno di blu i principali palazzi della città come il Museo Nazionale “A. Sanna” e il palazzo della Provincia in piazza d’Italia. Anche l’azienda ATP di Sassari “vestirà” di blu tutti gli autobus cittadini e all’interno saranno predisposte le locandine “Accendi una luce sull’autismo”.

 

Nell’ambito delle diverse iniziative è prevista la serata musicale dal titolo “Parole e suoni per un amico speciale” che si svolgerà il prossimo sabato 5 aprile alle ore 19,30 presso il teatro Smeraldo a Sassari. All’iniziativa, patrocinata dal Comune di Sassari e dalla Provincia di Sassari, e con la collaborazione della parrocchia Sacro Cuore, parteciperanno il gruppo strumentale “Arpe Diem”, gli allievi del Liceo musicale “D. A. Azuni” e il gruppo ritmico musicale “Suonati da legare”.  L’attrice Clara Farina leggerà alcuni brani tratti da libri che parlano di autismo.  L’ingresso è libero e durante la manifestazione saranno raccolti fondi a sostegno dell’Associazione.

 

L’Associazione ANGSA SASSARI ONLUS (sezione locale dell’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) sottolinea l’importanza di diagnosi e interventi riabilitativi in età precoce: il diritto alla cura e all’educazione non può essere negato a nessun bambino sulla base della mancaza di risorse. Un bambino non adegatamente curato, diventa un adulto grave e molto costoso da seguire.

 

L’Angsa si propone inoltre di sostenere il potenziamento dei centri specializzati del territorio e combattere le lunghe liste d’attesa per l’accesso ai servizi; sensibilizzare le istituzioni per la creazione di un Centro Autismo pubblico per il Nord Sardegna che prenda in carico le persone con disturbo autistico anche dopo i 18 anni; sensibilizzare sull’importanza di percorsi terapeutici ed educativi stabili e continuativi; costruire una rete tra la famiglia, la scuola e i servizi sociosanitari.