Venerdì 4 luglio, a Pollone (Biella), si è svolto “Up-Verso l’alto”, un evento teatrale dedicato al beato Piergiorgio Frassati nel giorno della sua morte, avvenuta il 4 luglio 1925.

La serata originariamente annunciata a Villa Ametis, nel giardino della casa materna, per le avverse condizioni atmosferiche, è stata trasferita nella chiesa Sant’Eusebio e nell’adiacente teatro parrocchiale.

Preparato da un laboratorio teatrale che ha coinvolto tanti giovani del paese dai 14 ai 25 anni, la locale comunità religiosa si è spesa in prima persona, con parroco, ragazzi e adulti in scena per una neo sacra rappresentazione che ha visto la collaborazione di Parrocchia, Comune e Pro Loco di Pollone, la Famiglia e la Fondazione Frassati, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

Nella Chiesa delle origini, al pari degli “hymnoddes”, cantori di apposite scuole, la predicazione avveniva attraverso testi prodotti dai fedeli, successivamente sviluppatasi in rappresentazioni animate di scene tratte dalla Bibbia, dai Vangeli e dalla vita dei Santi. L’odierna messa in scena religiosa, ultima nata a Pollone, può rientrare, a buon titolo, nella tradizione sacra locale.

Tra i bravi attori di «Storie di Piazza», il “progetto di ricerca e formazione di una memoria popolare per il Biellese, che raccoglie prodotti generati dalla creatività popolare, passata e attuale”, Anna Bruni, Erika Borroz, Mirko Cerchi, Noemi Garbo, Massimo Negro, Luisa Trompetto.

L’amico di Piergiorgio Frassati è stato magistralmente interpretato da Mirko Cherchi, sardo di seconda generazione, responsabile del laboratorio teatrale del Circolo Su Nuraghe di Biella.

“Up-Verso l’alto”, testi di Renato D’Urtica, Franco Grosso, Manuela Tamietti; musica, Simona Colonna, Alessio Rocchi;  guida e racconto, Maria Laura Del piano, Roberta Gallo, Marco Chiarato; ideazione, Annalisa Zanni; scene e costumi, Laura Rossi; video, Maurizio Pellegrini; foto, Franco Grosso; luci e fonica, Marco Guglielminotti; registrazioni audio, Teatro ODS; laboratorio teatrale condotto da Alessio Rocchi e Luisa Trompetto; regia di Manuela Tamietti.