L’uso del basilico ha la prerogativa che le sue proprietà sono accertate da migliaia d’anni di costante uso.
Infatti non è più di una generazione che questi secolari rimedi sono stati fatti dimenticare a favore di altri il cui consumo spesso giova più a chi lo vende che a chi lo usa.
Sa frabica è facilmente coltivabile e le metodologie biologiche danno ottimi raccolti di piante sia per l’uso culinario che per l’uso fitoterapico.
In questo caso il periodo balsamico corrisponde alla fioritura. Solo in questo periodo si raccoglierà la parte aerea comprendente fiori e foglie.
L’essiccazione avverrà in ambiente buio e con forte ventilazione. Si conserverà la droga così essiccata in barattoli di cartone al riparo dall’umidità. Se serve si potrà polverizzare la dose giornaliera uno-due grammi con il comune frullatore avendo cura di non farla surriscaldare.
Ecco quindi che abbiamo in casa un barattolo che ogni qualvolta sarà aperto regalerà tramite l’olfatto, una armonia interiore, retaggio del suo millenario uso che è rimasto nei geni trasmessici dai nostri avi, i quali ben conoscendo le proprietà di questa pianta ne usavano anche l’essenza per riequilibrare l’organismo turbato dalle cose tristi della vita.
La forma d’uso più semplice e meno costosa è la tisana; da prediligere sia per il nome, che già dalla sua composizione ( ti-sana), la dice lunga sulle possibilità che offre a chi le sa cogliere, sia perché il preparare tale bevanda presuppone un momento di pausa che se accompagnata da sane riflessioni o da una buona musica, anche da entrambi, volendo, accorderà anima e corpo preparandoli all’assunzione della pozione.
INFUSO DI BASILICO
In 100 ml d’acqua bollente immergere da 3 a 5 grammi di foglie e fiori sminuzzati. Lasciare in infusione 15 minuti.
Filtrare e bere 2-3 tazzine al dì dopo o lontano dai pasti.
E’ un buon rimedio per le astenie nervose, quando gli stati di nervosismo sono in misura maggiore delle occasioni di benessere.
La cefalgia da digestione lenta e la conseguente cerebrastenia che rallenta o impedisce io pensiero, sarà efficacemente combattuta con l’uso costante per almeno una settimana.
L’insonnia dovuta al nervosismo si ridurrà con l’uso costante e consentirà al fisico riposato di eliminare la causa.
Anche il singhiozzo che a volte diventa compagno dei momenti di riposo come che volesse mantenere l’organismo sempre in agitazione capirà che la musica è cambiata e non avrà motivo d’essere. Per prevenirlo basteranno 2 tazzine lontano dai pasti.
Se invece la sonnolenza è compagna della digestione una tazzina dopo i pasti aiuterà la voglia di muoversi col conseguente allontanamento dalla poltrona.
Anche l’alito fetido di cui nessuno pare accorgersi di avere, smorzerà pian piano il suo compito di allontanarci dalle persone che vorremo più vicine. In questo caso, gioverà assumerne da tre a quattro tazzine al dì.
Per finire, in caso di superlavoro cerebrale una tazzina la mattina ed una la sera aiuteranno l’avvio e il riposo della mente affaticata.
In tutti questi casi non ci si deve limitare ad un uso sporadico, ma una volta intervenuti, proseguire con costanza sino alla capitolazione del fastidio, nel contempo affrontare se stessi e rimuovere le cause che portano a tali disordini.
Che invece non ha tempo o non ama la tisana trarrà senz’altro beneficio anche dall’uso della tintura madre assumendone 40 gocce 3 volte al dì, dopo o lontano dai pasti, a seconda i casi.
Per chi invece ha degli amici e vuole loro offrire il liquore di benvenuto o il -visto partire- ecco la sua ricetta:
LIQUORE AL BASILICO:
1 litro di alcool a 95°
80-100 foglie di basilico
700 gr di zucchero
1 litro di acqua distillata
Far macerare nell’alcool le foglie per almeno tre giorni.
Preparare uno sciroppo con l’acqua distillata bollente e lo zucchero. A freddo aggiungere il maceratao filtrato. Lasciare riposare il tutto per 2 giorni agitando il recipiente di tanto in tanto. Filtrare e lasciare stagionare assaggiando di tanto in tanto. Se buoni assaggiatori prepararne in abbondanza.