È iniziato sabato 24 con il flash mob in piazza Costituzione a Cagliari la manifestazione Spettacolo Aperto. Due settimane di musiche e cori per le strade, i parchi, le chiese di Cagliari con 350 cantori da tutta la Sardegna. Laboratori per ogni età e livello e concerti di ogni genere tra polifonia classica, canzoni per bambini, composizioni moderne, canto popolare sardo, friulano, latinobalcanico, canti amazzonici, armonizzazioni di grandi cantautori quali De Andrè, proposte originali e imperdibili.  Nelle parole di Stefania Pineider, direttrice artistica di Studium Canticum, ideatrice e tessitrice dell’intenso programma di Spettacolo Aperto, festival di musiche per coro: “un enorme sforzo collettivo, in cui ognuno si è prodigato a dar voce ed organizzazione a questa manifestazione inaudita, in tempi di ristrettezze, per rendere evidente che il coro non è legato al passato”.

 

Cori di ogni età, pianisti, violinisti o percussionisti, ma anche ballerini di tango o body percussionists, performer, gruppi improvvisati o bande. Dall’alba a notte fonda musica, canzoni, sperimentazioni in teatri e chiese ma anche in scuole, piazze, giardini, parchi, o sul lungomare. Momento saliente del festival, all’alba di lunedì 2 giugno, la Sunrise Mass del compositore norvegese Ola Gjeilo, diretta da Gary Graden, pluripremiato con il suo St. Jacob’s di Stoccolma e tra i più accreditati direttori della coralità mondiale. La celebre e suggestiva Messa sarà eseguita proprio al sorgere del sole, davanti al mare, a Marina Piccola, introdotta dal suono archetipico delle pietre di Pinuccio Sciola, perfetto avvio per questo viaggio metafisico tra la terra e il cielo eseguito dal coro Studium Canticum e l’Orchestra Ensemble Palestrina (nei 6 euro del biglietto, inclusi cappuccino caldo e cornetto di cortesia).

 

In serata, la Sunrise Mass sarà riproposta, nella Chiesa di San Sebastiano, al centro di un programma musicale di ispirazione contemporanea che si apre con due quartetti per archi di Steve Dobrogosz (Processional e Ragtime) e si chiude con l’Adagio di Samuel Barber nella versione per orchestra e coro. Numerosi gli spazi dedicati ai giovani: a cura di Stefania Pineider, un pomeriggio canterino per i bambini sul prato dei Giardini Pubblici (il 3 giugno) e il successivo concerto del coro di voci bianche con le narrazioni di Elio Turno Arthemalle; le grandi voci dei bambini più piccoli, dai 3 ai 7 anni, nel concerto del 6 giugno; il laboratorio di sperimentazione sonora con la body percussion per ragazzi dai 15 anni, a cura di Stefano Baroni e una full immersion nel linguaggio della body percussion per i cori scolastici delle scuole superiori della città, che si esibiranno l’8 giugno all’Anfiteatro del Parco del Colle di San Michele spaziando dal canone medievale allo spiritual, ai Queen.  Gran finale, sabato 14 giugno, con Cagliari in Coro. 21 formazioni, provenienti da tutta la Sardegna, con oltre 350 cantori, per unire la città in un unico canto.

 

Cori di ogni genere, stile ed età si esibiranno lungo l’arco della giornata nei luoghi della vita quotidiana. Un reticolo di suono in movimento, in spazi chiusi ma soprattutto aperti, in luoghi di transito e sosta, per offrire a chi passa, a chi cammina, a chi si ferma, un pezzetto di musica vocale. Alle ore 21:00, appuntamento conclusivo alla gradinata di Bonaria dove tutti i cori, accompagnati dalla banda, regaleranno alla città una esplosione sonora finale: da Haendel, a Non potho reposare.