«Dopo i noti precedenti storici come quello dell’Isola di Mal di Ventre e la svendita, ancora in corso, fra l’altro avvallata dall’attuale Presidente della RAS, di parte del Nord Sardegna ad acquirenti arabi, anche l’Isola di Budelli, rinomata in tutto il mondo per la sua “spiaggia rosa” e per essere una delle maggiori attrazioni all’interno del Parco Nazionale de La Maddalena, viene fatta oggetto di svendita fra privati, come un qualsiasi bene di largo consumo. La nostra Isola viene così ridotta a “spezzatino” da servire come “piatto prelibato” e a basso costo ora a Emirati arabi, ora al Qatar, ora a neozelandesi» Lo ha affermato la consigliera regionale indipendentista di SardignaLibera, Claudia Zuncheddu, depositando un’interpellanza per sollecitare il Presidente della Regione ad esercitare il legittimo diritto di prelazione, riconosciuto dalla normativa, nell’acquisto dell’Isola di Budelli.

 

«Sono certamente lodevoli e meritorie le iniziative promosse dall’Ente Parco de La Maddalena, da associazioni ambientaliste e da privati cittadini al fine di raccogliere fondi per recuperare il bene sottratto alla collettività e alla sua naturale appartenenza, ma allo stesso tempo è alquanto mortificante che i cittadini abbiano dovuto assumersi tali responsabilità per compensare l’inerzia e l’assenza della Regione Autonoma della Sardegna sulla vicenda».

 

«Chiediamo quindi al Presidente quali azioni intenda intraprendere per consentire alla Regione di esercitare il legittimo diritto di prelazione nell’acquisto dell’Isola, patrimonio naturale del Popolo Sardo e, soprattutto, se intenda considerare le pronunce della Corte costituzionale e della Corte dei Conti che non solo riconoscono alla Sardegna l’ingente credito della Vertenza Entrate e la diretta applicabilità del nuovo regime, ma impongono allo Stato italiano di porre tempestivamente rimedio, trasferendo, senza ulteriore indugio, le risorse determinate a norma dello Statuto».

 

«Poiché lo Stato italiano non ha ancora ottemperato ai suoi obblighi, il Presidente Cappellacci ha tutti gli strumenti politici e giuridici per individuare la totalità dei fondi necessari per l’acquisto dell’Isola direttamente nell’ambito della Vertenza Entrate: chiaramente ponendo a carico dello Stato italiano, creditore della Regione, l’onere dell’acquisto».