Anche quest’anno l’interessante Mercato Europeo ha riempito di bancarelle il centro della città di Biella: giardini Zumaglini, piazza Vittorio Veneto e l’adiacente viale Matteotti, portando un’ondata di colori e sapori un po’ da tutto il mondo. 115 espositori a far da corona allo stand di cucina piemontese con al centro la birra “Valle Elvo”, ultima novità nata in “casa Biella”, che ben si associa alla rinomata “paletta” biellese, il përsucc dla palëtta, specialità gastronomica realizzata con spalla di maiale piemontese, insaporita e aromatizzata con erbe, bacche e aromi di montagna.

 

Da sempre, sull’altare della mensa quotidiana e ancor più della festa, vengono sacrificati animali e vegetali, polli, galline, mucche e vitelli; il maiale è la vittima preferita: lattonzolo o appositamente ingrassato per la macellazione.

 

La cucina l’ha fatta da padrone, cibi e bevande di ogni tipo e per tutti i gusti, per assaggiare, apprezzare, conoscere e, magari, per ritrovare proprio quei prodotti che normalmente non troviamo nei nostri negozi.

 

Tra i tanti banchetti, la Sardegna era ben rappresentata da due bancarelle che vendevano prodotti tipici, soprattutto formaggi e salumi, ma anche dolci, pane, pasta, bottarga. Inoltre, per la prima volta, c’è stata  una postazione che preparava piatti tradizionali da gustare sul posto o da portare a casa.

 

Oltre ai famosi malloreddus ed altri piatti a base di pasta, trionfava un grande braciere sul quale, disposti in cerchio, arrostivano dei bei maialini allo spiedo. Uno scorcio piacevole per i conterranei che avranno visto tante volte questo spettacolo nei loro paesi alle feste patronali e sicuramente altrettanto piacevole per chi non lo aveva mai visto e, se ha potuto anche gustarlo, avrà avuto l’occasione di apprezzare un pezzetto in più della Sardegna approdata a Biella.