Mandorlo

(Prunus amygdalus- fam. Rosaceae)

 

Il mandorlo in fiore è il simbolo dell’inverno che finisce per lasciare il posto alla primavera: il bel manto dei fiori rosei di cui si ricopre ai primi tepori che seguono le giornate invernali è il più lieto annunzio della vita, risveglio della natura al richiamo del sole. Per questo nell’antichità il Mandorlo era il simbolo dell’amore e della fecondità. Fiorendo in pieno inverno è come se dimostrasse agli altri alberi la propria forza, tutta racchiusa nei suoi frutti dolci o amari. Se vivete in una località dove crescono i mandorli coglietene i fiori quando sono ancora in boccio (nei luoghi più soleggiati fioriscono da gennaio a marzo) e i frutti alla maturazione.

 

Esistono due varietà morfologicamente identiche: una a mandorla dolce e l’altra a mandorla amara: la prima ottima per l’alimentazione umana e animale, la seconda abbastanza pericolosa perché contiene amigdalina, un glucoside che si trasforma in acido cianidrico per cui se ne possono mangiare una o due, ma non oltre!

 

E noi perciò conosciamo meglio solo il mandorlo dal frutto dolce.

 

È un piccolo scrigno di salute, grazie all’alto contenuto di grassi insaturi, di vitamina E, magnesio e proteine vegetali di buona qualità. Doti che ne fanno un alimento ideale per i vegetariani e nei casi di convalescenza, astenia, demineralizzazione, dermatosi e stitichezza. Per il loro alto contenuto calorico (100 grammidànno ben 570 calorie) le mandorle non devono essere considerate un gustoso fine pasto bensì un alimento vero e proprio. Il particolare e originale equilibrio di minerali, vitamine, proteine e grassi ne fa soprattutto un rinforzante del sistema nervoso, costituendo un sano e saporito antidepressivo naturale.

 

 

Nomi sardi

Méndula, Améndola, Méndùla durche, Méndula cucuia, Méndula marigosa, Méndula pitica, Menduledda, Mìndula, Mella (ad Alghero).

 

Parti della pianta utilizzate

Gemme, fiori e foglie, frutti sgusciati.

 

Costituenti

Acidi grassi monoinsaturi, Vitamina E, C e gruppo B,

Minerali: ferro, calcio, magnesio, fosforo, zolfo, potassio e rame

 

Indicazioni terapeutiche  

Denutrizione, gravidanza, allattamento, crescita, convalescenze, attività sportiva, superlavoro fisico e intellettuale, demineralizzazione, disturbi del sistema nervoso, stati infiammatori dell’apparato respiratorio, genitourinario e gastrointestinale, facilità alle infezioni, stitichezza e putrefazione intestinale.

 

Usi e dosi

– Infuso di fiori e foglie: una manciata in mezzo litro di acqua bollente. Riposo dieci minuti. Una tazza al giorno.

Bere tiepido durante la giornata nei casi di fermentazione intestinale e come vermifugo.

– Olio, estratto a freddo dai frutti, un cucchiaio dopo i pasti come antinfiammatorio e purgativo. Molto usato per uso esterno.

– Gocce di Macerato Glicerico delle gemme fresche: 35 gocce in poca acqua 2 volte al dì, lontano dai pasti. È utile nell’ipertensione arteriosa, nell’ipercolesterolemia, nell’ipertrigliceridemia e nell’aterosclerosi.

– Frutto: nell’alimentazione quotidiana in diversi modi.

 

La ricchezza di grassi, anche se insaturi e dunque alleati dell’organismo, raccomanda la massima attenzione alle combinazioni alimentari. Questo seme-frutto si associa in maniera eccellente con la frutta acida, le verdure e gli ortaggi in generale. L’unione con la frutta acida può sembrare azzardata, per il contrasto di sapori: in realtà, il cocktail tra le vitamine idrosolubili della frutta acida, in particolare la C, con la perla di salute che è la mandorla, permette una combinazione tra le più salutari per il sistema nervoso e il sistema immunitario. Insomma, la mandorla è soprattutto un frutto buono e saporito: dovrebbe entrare nell’alimentazione quotidiana a colazione e merenda sostituendo tanti, ben più costosi, integratori di vitamine e di magnesio. Per sfruttare al meglio le proprietà delle mandorle, occorre sceglierle con il guscio o con la pellicina: solo così mantengono i loro nutrienti, in particolare gli antiossidanti. L’ideale è utilizzarle crude, così i grassi polinsaturi non vengono deteriorati dal calore. Si ricorra in  particolare al latte di mandorla per calmare la tosse, le vie urinarie, fornire un ricostituente naturale ai bambini, anziani e convalescenti.

 

Si ricorra invece all’olio per problemi di stitichezza (un cucchiaio a digiuno) o comunque per tenere regolato l’intestino, in questo caso deve essere tassativamente   spremuto a freddo Quindi per uso alimentare.

 

Precauzioni e controindicazioni

Per l’alto potere energetico e nutritivo, è in genere sconsigliato il consumo di più dieci-venti mandorle al giorno, qualora si segua una dieta già ricca di proteine.

 

Come si fa il latte di mandorla?

Il vero latte di mandorla può essere realizzato in casa in modo da utilizzare tutta la forza e l’energia salutare di questo piccolo e sorprendente frutto. Per prepararne un litro bisogna pestare o passare al frullatore500 grammidi mandorle dolci pelate, aggiungendo pian pian dell’acqua calda fino ad ottenere una pasta solida e omogenea. Aggiungere 800 cl di acqua e lasciare a riposo per tre ore. Filtrare accuratamente attraverso un panno strizzando il composto. Conservare in frigo e bere durante le 24-48 ore successive. L’impasto rimasto nel panno lo si può utilizzare come ingrediente per torte e biscotti. Il latte ottenuto, oltre ad essere un ottimo integratore di magnesio e vitamine, è un eccellente nutriente e dissetante. Calma le tossi convulse e può essere un valido rimedio per infiammazioni alle vie urinarie e allo stomaco.

 

E le virtù dell’olio?

È forse uno dei cosmetici più utilizzati nella cura dell’epidermide e delle smagliature. Allevia pruriti ed eczemi, ha azione idratante sulla pelle secca ed emolliente su quella arrossata e disidratata. L’olio di mandorla contiene molti grassi insaturi e vitamina E. Può certamente sostituire la crema da notte e qualsiasi crema per il corpo e il seno, in particolare durante la gravidanza e l’allattamento, prevenendo e curando le ragadi del capezzolo. Contemporaneamente nutre e idrata la pelle del piccino in modo che sia protetta dagli arrossamenti creati da feci e pipì.

Impareggiabile è l’uso dell’olio  come maschera di bellezza pre-shampoo per i capelli molto aridi e crespi. Si pettina lungo il capello un abbondante strato di olio e si lascia in posa almeno un’ora. Si procede poi al lavaggio dei capelli, che finalmente saranno morbidi e pettinabili.

 

A tavola

Avete provato la salsa di mandorle?

– Utile per condire pasta, riso, verdure. Frullare 250 gr. di mandorle appena sbucciate aggiungendo poco per volta acqua tiepida fino a raggiungere la densità di una crema. Aromatizzare con un cucchiaio di prezzemolo tritato finemente, un pizzico di sale, una spruzzata di noce moscata e, a piacere, polvere di peperoncino. Si usa come fosse maionese. Si conserva in frigo per qualche giorno.

 

Molto buona è anche la salsa di rucola e mandorle:

gr. 250 di rucola fresca, gr. 200 di mandorle sbucciate, 4-5 cucchiai di olio d’oliva buono, un pizzico di sale. Frullare il tutto fino a che diventa una crema morbida e spalmabile. Provatela con il pane o nelle verdure crude. Meraviglia!

 

Questo umile frutto della nostra terra, purtroppo spesso tralasciato in favore di alimenti più esotici e di moda si rivela dunque un prezioso alleato in tanti momenti del giorno e della vita, prestandosi a preparazioni diverse e benefiche.

Raccoglierlo e utilizzarlo è una ri-scoperta continua, dalle tradizioni dolciarie dei nostri paesi invasi del profumo degli amaretti appena sfornati, fino al centro benessere dove verremo massaggiati dal dolce aroma del suo olio. Buon viaggio!