L’arte segue, a volte, vie misteriose prima di (ri)svelarsi; come se aspettasse il richiamo di una forza magica che ognuno, spesso inconsciamente, custodisce dentro di sé. Forse, allora, basta soltanto saper ascoltare.

Maria Malu ha atteso a lungo, quel richiamo, nella sua casa di Palau che guarda verso il mare, tra scorci d’incanto proiettati verso l’arcipelago, profumi di salsedine e sibili di vento, a volte lieve a volte impetuoso.

Poi, all’improvviso, ha trovato la sua colonna sonora ed ha ripreso a dipingere, con continuità, dopo un silenzio di anni.

“Quando sono rientrata da Milano, dove ho vissuto per anni, mi sono totalmente immersa nella mia bottega. Un piccolo spazio dove ho sperimentato lavoro artigianale e artistico insieme. Avevo voglia di creare solo piccole cose che, tuttavia, mi appagavano tanto da togliermi il desiderio di dipingere. Poi un giorno ho ripreso a interrogarmi davanti alla tela bianca e ho avvertito un forte desiderio interiore e, dopo un tempo che mi pareva infinito, ho ripreso a dipingere”.

Il suono dolce e malinconico del blues fa da sfondo ai suoi ultimi lavori. Pianoforte, sax, chitarra, tromba e contrabbasso suonano insieme e regalano una melodia struggente. Il blues è musica per raffinati che, volendo, si può anche tradurre in pittura. Ed è così che l’arte di Maria Malu si accompagna alle note seguendo uno spartito ben studiato. La tela si riempie di colori quasi al ritmo lieve e continuo dei suoni.

Guardate la tastiera del pianoforte che esalta la nota, una qualsiasi: scegliete pure quella che volete, tanto per cominciare.

Per realizzare il dipinto del trombettista sono bastati due colori, il bianco e il nero. Più che sufficienti per esaltare la passione e la gioia del musicista quando dà fiato al suo strumento. Sulla camicia ha lievi e quasi impercettibili macchie di colore, rosso e azzurro, che sembrano piccoli germogli di una rivincita lungamente attesa. L’uomo è ripreso in primo piano. Il fumo della sigaretta, che stringe tra le dita, crea un piacevole contrasto di luci. Davanti ha, forse, una grande folla, ma questo non conta: a lui basta solamente la musica come compagnia.

Vibrano nell’aria come colori accesi, le note intense e potenti che regala l’assolo per sax. Qui le pennellate che accompagnano il sassofono sono più marcate: forse, la rinascita è già avviata. C’è ancora il pianoforte. Essenziale con i suoi tasti bianchi che iniziano e finiscono su sfondo nero.

Poi, ecco il “Blue Note”: l’artista ferma l’istante, come il fotografo, mentre il gruppo prepara gli ultimi accordi prima di esibirsi davanti agli amanti del jazz.

Altre tele ancora arricchiscono questa bella serie di opere con colonna sonora che Maria Malu realizza per animi sensibili. Sono tele destinate a chi ama la pittura e ha voglia di osservare in compagnia di un sottofondo musicale. Non di una musica qualsiasi, però.

Solo il nostalgico blues potrà guidarvi nel viaggio davanti ai lavori in acrilico dell’artista di Palau.

 

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Tonino Oppes