Un clima mite per gran parte dell’anno, paesaggi da togliere il fiato e una rete stradale poco trafficata: quella della Sardegna è una realtà ideale per i turisti che amano viaggiare in bicicletta.
Il cicloturismo nell’Isola è un fenomeno recente, nato e cresciuto a partire dalla fine degli anni Novanta, e sta conquistando un successo sempre maggiore coinvolgendo tantissime persone, dagli sportivi professionisti ai semplici amanti delle passeggiate su due ruote sardi o in arrivo da tutto il mondo. Per loro la regione offre un’infinità di itinerari: dalle coste alla montagna, dai paesaggi lagunari a boschi e foreste, in solitaria o in comitiva.
Sono circa ventimila i cicloturisti che secondo i numeri in mano alla Regione Sardegna ogni anno pedalano lungo l’Isola guidati da accompagnatori esperti o con in mano un gps per muoversi in autonomia: un turismo sempre più esigente che cerca qualità e servizi e approfitta delle peculiarità del territorio sardo per godere di una vacanza unica in bici.
Oltre agli itinerari consueti, durante tutto l’anno i professionisti, che di recente si sono riuniti nell’associazione Sardegna Cicloturismo con l’obiettivo di mettere insieme guide, tour operator e operatori vari, offrono eventi speciali nati con l’obiettivo di far incontrare appassionati e sportivi lungo i sentieri dell’Isola.
Il calendario degli appuntamenti non si è fermato neanche durante il periodo di emergenza sanitaria da Covid-19: la bicicletta permette infatti di immergersi in spazi aperti e poco frequentati rispettando il distanziamento fisico.
Tra gli eventi più recenti, il Margherita Tour organizzato dall’associazione Sardinia Biking di Amos Cardia, guida turistica sportiva: una “vacanza in mountain bike nelle più belle località del sud-ovest dell’Isola”, così si legge nella presentazione, che si è svolta dal 16 al 18 ottobre. Una vacanza, appunto: soggiorno in un hotel di Carbonia, ogni mattina si parte per una passeggiata verso una delle mete del programma, venerdì a Nebida, sabato a Calasetta, domenica a Porto Pino. Miniere dismesse e archeologia industriale, stagni e lagune e spiagge sono gli scenari incantevoli e unici che fanno da sfondo alle pedalate, accompagnate da una guida e da un mezzo di supporto; ogni sera si fa ritorno all’hotel che offre servizi extra e su prenotazione.
Eventi come questo sono adatti a tutti: i percorsi sono scorrevoli e senza particolari difficoltà tecniche, e chi non è abbastanza allenato può anche noleggiare una bici elettrica.
Decisamente più impegnativo il Belvì Trail, anche questo organizzato da Sardinia Biking e anche questo su tre giorni, dall’11 al 13 settembre. Tre le opzioni: da 100, da 200 e da 300 chilometri, il punto di partenza è sempre il quartier generale, la piazza al centro di Belvì, alle pendici del Gennargentu in provincia di Nuoro. Via per tutti i cento partecipanti, uomini e donne di età diverse, venerdì mattina alle 7, da soli o in gruppo; ciascun atleta, iscritto solo dietro presentazione di certificato medico per attività sportiva agonistica, doveva avere con sé un kit preciso per il viaggio, con un dispositivo di localizzazione satellitare, la mappa del percorso, un telo isotermico, un cellulare, e poi accendino, fischietto e coltello.
Diversi i percorsi: quello da 100 chilometri ha un dislivello di circa 2900 e da Belvì arriva fino a Meana Sardo passando per Aritzo, Seui e Sadali; quello intermedio ha un dislivello di 5600 metri, e arriva sempre a Meana ma dopo Seui attraversa Perdsadefogu, Ballao, Orroli e raggiunge Nurri, Serri, Villanovatulo e il passo Ortuabis. L’itinerario più impegnativo prevede 300 chilometri con dislivello di 7900 metri: non proprio una passeggiata per tutti ma un percorso duro e faticoso che ha impegnato 33 sportivi fino a Muravera e Porto Corallo.
Il Belvì Trail, come tanti altri eventi dedicati al cicloturismo, non è solo una gara sportiva ma un viaggio attraverso la Sardegna più selvaggia, lungo vecchi sentieri dei pastori e strade poco battute dal turismo attraverso boschi, foreste, tacchi e montagne.
Francesca Mulas
Realizzato in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna , Assessorato del Turismo , Artigianato e Commercio.
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