Il prof. Aldo Accardo Professore Ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Cagliari; Presidente della Fondazione Istituto Storico “Giuseppe Siotto”; Presidente del Comitato Sardo Grandi Eventi; Presidente del Comitato Sardo per il centenario della Grande Guerra , con  la partecipazione della Regione Autonoma della Sardegna-Assessorato del Lavoro, della FASI e di altri organismi istituzionali e associativi locali, in particolare i Circoli dei Sardi,  ha presentato in tre importanti città del Nord Italia Padova, Brescia e Pavia il  “Calendariu Historicu se s’Arma de sos Carabineris 2016”, cioè il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri edizione 2016 con testi in lingua sarda a cura di Luciano Carta.

A Padova, per iniziativa del Circolo Culturale Sardo “Eleonora d’Arborea”, presieduto da Gian Vittorio Masala e alla presenza della presidente della FASI Serafina Mascia, l’incontro si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 25 febbraio 2016, presso la sede del Circolo Unificato a Palazzo Zacco. Hanno portato i saluti: il Generale di C. A.  Bruno Stano, comandante del Comando Forze di Difesa Interregionale Nord; l’avv. Luca Montella, sindaco di La Maddalena; Marina Buffoni, assessore del Comune di Padova con delega a Trasparenza amministrativa, Cooperazione internazionale, Partecipazione, Decentramento e Quartieri, che ha  ricordato il legame del patto di amicizia tra Padova e Cagliari.

Sono quindi intervenuti il Generale di C. A.  Carmine Adinolfi, comandante del Comando Interregionale Carabinieri “Vittorio Veneto”, e il   prof. Aldo Accardo.

È seguito un momento musicale (applauditissimo) a cura di Enrico Bissolo e Luigi Accardo ai clavicembali.

Tra le autorità erano presenti il Prefetto di Verona, dott. Salvatore Mulas, e il Prefetto di Como,   dott. Bruno Corda.

A Brescia, per iniziativa del Circolo Culturale Sardo, presieduto da Paolo Siddi, la medesima presentazione si è svolta nel pomeriggio di venerdì 26 febbraio, presso l’auditorium del Centro Pastorale “Paolo VI”. Dopo i saluti del presidente Siddi, il prof. Accardo ha raccontato come è nato  il progetto di dare vita, a partire dal 2008,  al “Calendariu Historicu de s’Arma de sos Carabineris”, cioè la pubblicazione del Calendario Storico dell’Arma con i testi tradotti in lingua sarda (sempre a cura del prof. Luciano Carta). Tra le autorità presenti, il colonnello dei CC Giuseppe Spina, il tenente dei CC Giulio Pisani, l’ex Prefetto di Brescia Alberto De Muro.

Il tour del prof. Accardo si è concluso nel pomeriggio di sabato 27 febbraio a Pavia, nella sala conferenze del Circolo Culturale Sardo “Logudoro”, presieduto da Gesuino Piga. I saluti del presidente e la relazione del prof. Accardo sono stati rivolti a un folto numero di uditori, tra i quali anche due rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri del Comando provinciale: il capitano Massimo Pierini  e il tenente Savino Dente.

In tutte e tre le occasioni il prof. Accardo ha sottolineato il fatto che la traduzione dei testi è stata  fatta qualche anno nella variante logudorese, qualche altro nella variante campidanese: di proposito   si è voluto evitare di dare un modello di lingua sarda comune costruita a tavolino, scelta dirigistica in campo linguistico che peraltro sottende una propensione politica alla “separazione” (o, come si usa dire oggi, al “sovranismo” della Sardegna). Contro gli orgogli “nazionalitari” Accardo ha ricordato le parole di Emilio Lussu: “Noi sardi non siamo né migliori né inferiori rispetto agli abitanti di altre regioni”.

Contro le costruzioni linguistiche astratte Accardo ha ricordato l’affermazione di Gramsci che “non puoi dare parole se non dai prima cose”. Il popolo sardo esprime il proprio sapere in diverse parlate: si tratta di prenderne atto, senza forzature innaturali verso unificazioni posticce. La scelta di tradurre il calendario in sardo è stata determinata dalla volontà dell’istituzione in Sardegna chiamata Legione/Regione Carabinieri (Arma che rappresenta un corpo nazionale fortemente unitario) di essere vicina al popolo (“puoi dirigere se hai un rapporto stretto con la gente”), alla sua cultura, alla sua sapienza tradizionale depositata prima di tutto nella lingua parlata nella vita quotidiana.

 

 

Nel suo tour il prof. Accardo non ha mancato di donare alle biblioteche dei Circoli organizzatori della sua conferenza alcune preziose pubblicazioni, frutto del lavoro di ricerca suo e di alcuni suoi collaboratori sulla cultura politica degli intellettuali sardi dell’Ottocento.

Si tratta in particolare di opere di e su Giuseppe Manno (Alghero, 17 marzo 1786 – Torino, 25 gennaio 1868) che è stato magistrato, politico, storico, letterato; oltre le “Lettere” di Manno all’amata Tarsilla, il volume guida al Museo CASAMANNO di Alghero.

Si tratta del secondo volume, a cura di Luciano Carta, dell’epistolario, 1843-1855, di Giovanni Spano (Ploaghe, Sassari, 3 marzo 1803 – Cagliari, 3 aprile 1878), che è stato archeologo, linguista, etnologo, docente universitario (anche Rettore dell’Università di Cagliari) e presbitero.
Si tratta del volume su “Le prefetture in Sardegna, 1807-1848: il lungo iter dell’accentramento giurisdizionale e amministrativo” e di altre opere storiche di grande interesse.