52 mostre che intendono valorizzare l’alto livello degli artisti presenti in Sardegna dando valore al loro operato amorevole, capillare, caparbio nel territorio di appartenenza. E’ questo il senso di Arte 52, rassegna d’arte del museo Sa Corona Arrubia dove si cerca di dare spazio e visibilità a nuove e diverse idee creative e modi di concepire l’arte in Sardegna oggi, facendo, nel suo piccolo una fotografia dell’esistente che troverà spazio in un catalogo d’arte. L’ultimo ad inaugurare la mostra è stato Silvano Caria di Samassi con la personale “Luoghi di appartenenza”. Secondo le curatrici della mostra i “luoghi” che Caria ci propone non sono dimensioni esclusivamente geografiche, ma circostanze nelle quali l’autore si è sentito a casa e che prescindono dal posto in cui ci si trova. Un pugno di terra e paglia, un legno levigato dalle onde del mare, rappresentano occasioni attraverso le quali si può dar corpo al legame con il vissuto, alle sensazioni provate in certi momenti della propria esistenza. E’ un’arte viscerale, materica, forte ed evocativa, che si serve di una tavolozza differente dal solito, atta a rendere storie, sensazioni, vissuti densi, ove il tattile ricopre un ruolo principe. Tutti quei fili di lana, di corda, tesi, sono la speranza che si possano ricucire i legami di solidarietà. Il progetto Arte 52 nel suo complesso consiste nella realizzazione di 52 mostre d’arte in un anno, una alla settimana della durata un mese. I padiglioni espositivi del Museo verranno divisi in 5 sezioni, pertanto i visitatori potranno vedere contemporaneamente 5 mostre d’arte diverse. Gli artisti che espongono sono sardi, volutamente appartenenti a diverse generazioni, e attualmente operanti nel territorio regionale anche se residenti in Italia o all’estero. Sono stati selezionati dal Direttore del Museo e dal Comitato Scientifico interno al Consorzio Turistico tenendo conto dell’originalità del “Progetto d’arte” presentato, del loro curriculum professionale, ma soprattutto dell’impegno che negli anni hanno profuso e continuano a profondere per la diffusione dell’Arte. La storia del Consorzio Turistico è cominciata nel lontano 1969, con la valorizzazione del Complesso Nuragico di Genna Maria a Villanovaforrul Consorzio Turistico della Marmilla, opera della volontà di 4 comuni fondatori, Collinas, Lunamatrona, Siddi e Villanovaforru, passati nel 1995 a 9, con l’inserimento dei comuni di Gonnostramatza, Pauli Arbarei, Sanluri, Ussaramanna, Villamar. Oggi il Consorzio ha raggiunto il numero di 20 Comuni con Barumini, Furtei, Genuri, Las Plassas, Mogoro, Sardara, Segariu, Setzu, Tuili, Turri e Villanovafranca. L’obiettivo principe è l’integrazione territoriale. Il consorzio promuove, progetta, esegue e gestisce opere d’interesse comune al livello turistico, artigianale, industriale, commerciale. Valorizza i beni ambientali, archeologici, architettonici e storici. Lo sviluppo è concepito in modo razionale e globale, a rete, per mettere insieme le singole realtà territoriali e connetterle tra loro. Si punta infine alla promozione delle risorse tradizionali: enogastronomia, artigianato tipico, folklore e non ultimo al rispetto, in seno alla loro fruibilità, dei beni naturalistici.