Cagliari, città Capitale italiana della Cultura per il 2015, diventa dai prossimi giorni e per i prossimi mesi un palcoscenico a cielo aperto per eventi, mostre, concerti, spettacoli, laboratori e inediti percorsi. Dalle piazze alle abitazioni private messe a disposizione dai proprietari, dai giardini ai lungomare di Sant’Elia e del Poetto passando per i balconi di Stampace, dagli angoli di Villanova agli spazi del Cep, da Molentargius ai teatri e ai musei, il programma di Cagliari 2015 raccoglie e rilancia il patrimonio importante di idee, partecipazione, energie, progetti ed esperienze condivise fulcro della candidatura della città a Capitale Europea della Cultura 2019. Il progetto “Space is the place- Percorsi d’Arte Pubblica” farà di Cagliari, sino alla fine dell’anno, un autentico cantiere culturale: un laboratorio di sperimentazione e produzione nell’arte, nella musica, nel teatro, nella pittura e nella danza che coinvolge grandi nomi internazionali e realtà locali in un dialogo continuo tra artisti, spettatori protagonisti e luoghi e spazi della città. Con House is Open si allestiranno una serie di concerti e performance in abitazioni messe a disposizione dai cittadini e aperte a tutti, in cui i palcoscenici e le scenografie saranno le terrazze, i balconi e gli spazi della vita privata dei proprietari. I percorsi di arte pubblica saranno anche e soprattutto occasioni di produzione di nuove esperienze culturali grazie alle numerose residenze d’artista in programma. Un esempio è “La bellezza ti stupirà”: ispirato dall’opera La Venere degli stracci del padre dell’arte pubblica Michelangelo Pistoletto, il coreografo Enzo Cosimi con la collaborazione del fashion designer Fabio Quaranta realizzerà un progetto che avrà come protagonisti venti cittadini senza fissa dimora, esito di un periodo di lavoro e indagine sui margini dell’abitare.  Tra le residenze estive, non poteva mancare nell’anno dell’Expo un progetto dedicato al cibo: il collettivo americano Future Farmers esplorerà le tradizioni della panificazione mediterranea a partire dall’idea di forno pubblico, con una riflessione sui temi delle nuove economie e del cibo come pratica relazionale ed esperienza performativa. Gli artisti lavoreranno con designer, architetti, produttori e attori della scena locale.  Inoltre le grandi mostre, a partire da quella dedicata alla settima arte: Di/Segno nel Cinema farà di Castello un set a cielo aperto con quattordici maestri del cinema italiano che espongono, alcuni per la prima volta, i disegni, i dipinti, gli appunti visivi e le fotografie che testimoniano il percorso creativo che ha accompagnato l’ideazione e la realizzazione dei loro film.  Dopo le produzioni estive, arriveranno a partire da ottobre nuove residenze artistiche. Il laboratorio permanente di Camp, collettivo indiano composto da Ashok Sukumaran e Shaina Anan, promuoverà una piattaforma d’interazione tra cittadini, artisti e filosofi dedicata all’indagine sui temi della geopolitica, della tecnologia, dell’etnografia e dell’estetica, a cura di Antonia Alampi e Jens Maier-Rothe. Nel passaggio tra l’estate e l’autunno, ancora, il progetto del coreografo Maurizio Saiu e dall’artista e performer turco-tedesca Nezaket Ekici che ritorna dopo le incursioni a Palazzo di Città. Luogo della residenza sarà Piazza del Carmine che diventerà un palcoscenico immaginario ed enigmatico. Prevista anche una sezione dedicata alle grandi opere murarie: si inizierà con Tellas, artista locale di fama internazionale, riconosciuto dall’Huffington Post U.S. come uno dei 25 street artist più interessanti nella scena mondiale. Non mancheranno nel programma gli operatori culturali locali, che in questi anni hanno giocato e giocano ogni giorno la sfida di contribuire alla trasformazione continua della città. Oltre ad aver aumentato i contributi ordinari a favore delle associazioni culturali, continua il percorso di progettazione partecipata inaugurato durante la candidatura. Nascono da qui otto progetti che, frutto della rete tra circa quaranta associazioni culturali, coinvolgeranno tutti i linguaggi artistici e saranno presenti tra settembre e dicembre su tutto il tessuto urbano: progetti che incontreranno e incroceranno tutti gli altri percorsi dedicati alla grande danza internazionale e alla musica.