Conoscere per la priva volta la Sardegna, la terra che ha dato i natali ai loro padri e nonni, è questo l’obbiettivo del progetto realizzato dalla Filef Sardegna con il contributo dell’assessorato regionale al lavoro. La Summer School, così si chiama il progetto, prevede corsi di italiano per figli e nipoti di emigrati della durata di 11-12 giorni intensivi da svolgersi in Sardegna e accompagnati da altre fasi formative socio-culturali in esterna. Si è aperta ufficialmente ieri la terza edizione con la presentazione dei partecipanti e terminerà il 27 giugno per 18 ragazzi tra i 18 e i 30 anni provenienti da Argentina, Brasile, Stati Uniti, Francia e Germania, appartenenti a circoli di sardi riconosciuti e attivi.  La scelta di una metodologia dinamica e attiva, basata sull’esperienza della FILEF nel campo dell’educazione non formale e della mobilità giovanile transnazionale, rende gradevoli ed efficaci anche le ore spese in classe a studiare l’italiano quando fuori l’estate invoglierebbe a tutt’altro tipo di “impegno”. Previste le visite al complesso archeologico di Barumini, al museo archeologico di Cagliari e al Poetto. “I circoli di emigrati, distribuiti nei cinque continenti, che svolgono un’azione di assistenza e valorizzazione della cultura, delle risorse umane e professionali dei sardi emigrati, sono il cordone ombelicale che tiene uniti i figli alla sua Isola – ha detto Cristina Oggiano, presidente Filef- l’attività dei circoli è uno degli obiettivi della Summer school: dopo questi 10 giorni i giovani saranno in grado di rinnovare e migliorare la loro attività nei Paesi in cui vivono”. Quest’anno la collaborazione con l’Associazione Interculturale NUR permetterà, grazie alla sua esperienza specifica nel campo dell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda e della sua certificazione, di rendere i corsi ancora più professionali e divertenti. Inoltre i ragazzi potranno svolgere, per la prima volta, una simulazione di esame per la certificazione della conoscenza dell’italiano, grazie al partenariato che lega la NUR all’Università per Stranieri di Perugia, uno degli enti certificatori riconosciuti in Italia.  Il progetto risponde alla generale esigenza di fornire strumenti fondamentali (la conoscenza dell’italiano e della Sardegna) ai giovani che dovranno prendere nelle loro mani il futuro dei circoli sardi nel mondo. Si tratta anche di soddisfare esplicite richieste emerse dal movimento dei giovani in emigrazione (Conferenza di Chia 2011 e, soprattutto, 151 richieste di partecipazione ricevute per le prime due edizioni della Summer School su 50 posti disponibili totali).