Le strade e le antiche abitazioni di Samassi diventano il set cinematografico per raccontare la storia di Gavinu, figlio illegittimo che per non dare scandalo tra la popolazione viene affidato alle suore, ancora in fasce, per poi ritornare da giovane, alla ricerca della sua identità.

 

La vicenda è ambientata tra il 1925 e il 1940 in quel mondo agropastorale che ancora oggi racchiude gran parte delle nostre tradizioni tra lavori nei campi e vicende familiari. La trama frutto dell’idea di Gianpiero Murgia, per l’occasione regista e produttore, mette episodi, costumi e ambientazioni con la supervisione artistica di Silvano Caria e bene 100 tra attori e comparse del luogo. La storia prosegue con la vita di Gavinu lontano dal paese natale sino al suo ritorno volontario, alla ricerca di se stesso e dei suoi affetti dove troverà anche l’amore e un ambiente che dalla sua nascita è rimasto immutato.

 

La pellicola in fase di montaggio manca di poche riprese ancora prima di essere completata, intanto in occasione della sagra del carciofo lo scorso fine settimana, nel cortile di casa Pittau, è stata presentata la mostra, in collaborazione con la Pro loco di Samassi, che ha catturato negli scatti in bianco e nero alcune scene del film e suggestive ambientazioni perfettamente conservate e ben custodite. Spazio anche al recupero dei costume dell’epoca, agli attrezzi da lavoro e alla parlata locale.

 

Non solo, la musica di Lao Silesu, raffigurato nella pellicola e i brani dell’omonima banda musica di Samassi con la partecipazione di Piero Marras arricchiscono ulteriormente il film. 90 minuti sui passi di Gavinu, cadenzati dalle tappe della sua giovinezza e dalla ricerca delle sue origini: “Mi hanno detto che sono nato a Samassi, è li che voglio ritornare” dirà il protagonista prima di prendere la strada che dalla barbagia lo porterà nel medio campidano. Un lavoro autoprodotto che sposa la tradizione cinematografica di Samassi con la passione del regista e dei collaboratori sino a coinvolgere associazioni e intere famiglie. Ancora qualche mese, prima di poter assistere alla proiezione del film, prevista in autunno nel cinema di Samassi, ma che attraverso la mostra ha già avuto occasione di raccontarsi ai visitatori.