Nel luglio 2013 un gruppo di giovani sardi s’incontra in provincia di Arezzo, presso l’antico borgo feudale chiamato “Rondine Cittadella della Pace” per svolgere un percorso formativo, ideato da una ONLUS locale che porta lo stesso nome, realizzato con giovani provenienti da tre Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo: Egitto, Libia e Tunisia.  A Settembre dello stesso anno, i partecipanti sardi al percorso formativo del 2013 incontrano i giovani che li hanno preceduti in questa esperienza l’anno precedente e decidono di lavorare insieme. Credendo che la promozione dello sviluppo locale e della cooperazione nel bacino del Mediterraneo passino dalla collaborazione tra le giovani generazioni, decidono di costituirsi in un’associazione denominata “Associazione Culturale Promozione del Mediterraneo e della Sardegna, ProMeSa”. L’acronimo ProMeSa ha un duplice significato: il primo di carattere valoriale di promozione della “mesa”, che in sardo indica la “tavola”, intesa come luogo di accoglienza, incontro, relazione, dialogo e confronto; il secondo di natura territoriale fa riferimento alla promozione congiunta del Mediterraneo e della Sardegna. L’associazione ha sede in Sardegna, isola al centro del Mediterraneo, che da sempre ha rappresentato un ponte tra la Sponda Sud e la Sponda Nord. Il Mediterraneo, spazio in cui popoli e religioni diverse s’incontrano, rappresenta l’elemento unificante di tre continenti: Europa, Africa e Asia. Sulla base di queste considerazioni, l’associazione si propone di promuovere il dialogo interculturale tra i popoli, la pace e lo sviluppo locale. Dopo un anno dalla nascita è stato possibile soddisfare quell’incontro fra giovani provenienti da differenti aree geografiche e realtà culturali attraverso la promozione del dialogo e del confronto interculturale, lo sviluppo locale e la convivenza pacifica nell’area mediterranea. Tra le attività realizzate il progetto scuola: capire i conflitti, praticare la pace ad Andalo (TR), a Capoterra lo scorso giugno alla Festa dei popoli sono stati realizzati  laboratori di educazione non formale con ragazzi delle scuole medie di Capoterra arricchiti dalla testimonianza di una ragazza israeliana e un ragazzo armeno provenienti dallo Studentato Internazionale di Rondine  con i quali i ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi sul tema del conflitto. Il 20 Agosto 2014 al  Centro Sociale di Sestu è stato realizzato il Campo estivo Internazionale della Caritas di Cagliari con ragazzi dai 15 ai 30 anni provenienti da diversi paesi (Algeria, Cuba, Ghana, Italia, Nigeria, Tunisia) dove è stato possibile interrogarsi e confrontarsi sulla tematica della diversità, vista non come portatrice di conflitto ma di ricchezza comune.