A cosa servono le associazioni degli emigrati sardi in giro per il mondo?  Tutti coloro che si pongono questo interrogativo, dovrebbero vedere cosa sta avvenendo in questi giorni in ogni circolo. Perché ogni associazione se ha l’onere e l’onore di promuovere sempre e ovunque la cultura sarda con iniziative di primissimo piano nei territori dove hanno la sede, oggi si sta prodigando allo spasimo nella corsa alla solidarietà nei confronti dei concittadini che hanno subito nei giorni scorsi la tremenda alluvione che ha devastato la Sardegna. Raccolta fondi; recupero di beni necessari per aiutare chi è in difficoltà, in primis bambini ed anziani;  coinvolgere le istituzioni dove esercitano e ottenere da queste risposte concrete e collaborativi, sono gli obiettivi primari di ogni sardo. In questi giorni la casella di posta elettronica che normalmente utilizzo per “tottus in pari” è in fibrillazione. Non faccio a tempo a scaricare mail che me la ritrovo piena con nuove iniziative pro alluvionati che si stanno mettendo in piedi in giro per il mondo e che mi vengono comunicate. So che rischio di fare il torto a qualcuno magari dimenticando di menzionarlo, ma cito a memoria chi si sta già intensamente disponendo un’azione di solidarietà. Giovanni Deias è stato fra i primi che mi ha scritto di quanto stanno facendo a Pisa per la Sardegna, come Luigi Lilliu a Pesaro, Battista Saiu a Biella e Franco Saddi a Bareggio. Gianni Balloi e Enzo Cugusi a Torino con l’associazione “Kinthales” organizzano un concerto per il popolo sardo al Teatro Regio. Da Bologna il 1° dicembre, ci dice il Presidente Francesco Murru, partirà un camion per l’isola con i beni di prima necessità subito dopo il “pranzo della solidarietà”. Una raccolta “pro Sardegna” verrà organizzata anche da Gianfranca Canu a Marchirolo con il circolo “Angioy”. Valentina Usala in sinergia al circolo “Su Nuraghe” di Alessandria è pronta a partire per la Gallura per “scortare” i beni di prima necessità che verranno raccolti in Piemonte. Stessa mobilitazione per Bastianino Mossa che a Piacenza è il Presidente del “Gremio Sardo Efisio Tola” e per Roma grazie all’impegno di Debora Aru. Il  Circolo “La Quercia” di Vimodrone presieduto dall’amico Carlo Casula ha provveduto a sensibilizzare – oltre che i soci e gli amici del Circolo – anche le altre associazioni presenti nel territorio; inoltre ha  provveduto ad inoltrare una lettera al capo della Polizia Penitenziaria della Lombardia e al dirigente ATM di Milano, per chiedere di sensibilizzare il rispettivo personale alla contribuzione volontaria. E poi i contributi arriveranno dal circolo “Montanaru” di Udine, dal “Eleonora d’Arborea” di Padova, dal circolo “Sardegna” di Como, dall’Acsit di Firenze, dal “Cuncordu” di Gattinara, dal “Grazia Deledda” di Magenta Vicenza e Parma, dal “4 mori” di Rivoli, dal “Giuseppe Dessì” di Vercelli, il “Logudoro” di Pavia, il “S’Emigradu” di Vigevano. L’amico Emanuele Laconi da Toronto ha cominciato a raccogliere dei fondi in tutto il Canada. Così anche il circolo sardo di Wolfsburg in Germania. Anche le Federazioni che “governano” le attività culturali degli emigrati, hanno decisamente preso in mano la situazione. Serafina Mascia in Italia ha istituito un C/C dedicato in cui raccogliere fondi per l’emergenza ancora in corso in Sardegna. 
“Persone, aziende, associazioni e chiunque altro lo desideri, potrà fare la propria offerta di aiuto che sarà convogliata verso interventi coordinati, a scuole, comuni o altri soggetti che saranno ritenuti più adatti, sulla base della rete di contatti diretti che la FASI ha in Sardegna”. Il conto è intestato alla FASI con l’iban IT 64 K 01015 01600 0000 0004 5161 – causale “Solidarietà Sardegna”. Si stanno prodigando per aiutare gli alluvionati anche dall’estero: così ci ha comunicato Antonio Mura dalla Svizzera e Marga Tavera dall’Argentina. Un concerto verrà organizzato da Loredana Manca a Mar de Plata. Francesco Laconi Presidente della Federazione francese rende noto di come siano colpiti dalla vicenda Sardegna soprattutto in Corsica. Il popolo corso sta raccogliendo alacremente beni di prima necessità che prossimamente partirà da Bonifacio alla volta dell’isola. I circoli della Francia gireranno i ricavati delle iniziative di fine anno alle famiglie delle vittime della tragedia. Lascio per ultima la mia associazione di Cinisello Balsamo guidata da Carla Cividini che in sinergia con il Comune ha cominciato una raccolta fondi e di materiale prettamente necessario per le comunità dell’oristanese quali Terralba e Uras. Serve materiale elettrico e idraulico oltre ai materiali per allestire piccole cucine componibili. Un modo encomiabile per sentirsi vicino pur stando lontano dalla propria terra d’origine così duramente colpita da questa devastante alluvione, mai vista nella terra del sole che è la Sardegna.