Il festival Time in Jazz, ideato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda (in provincia di Olbia-Tempio), è stato insignito del Premio CulturaInVerde, nell’ambito della settima edizione del forum CompraVerde-BuyGreen dedicato alle politiche e ai progetti sugli acquisti verdi e sostenibili, che si è tenuto a Milano, al Palazzo delle Stelline, il 30 e il 31 dello scorso ottobre.

 

Anche quest’anno CompraVerde-BuyGreen ha premiato le realtà italiane che hanno saputo distinguersi nell’attuare politiche di diminuzione dell’impatto ambientale e di acquisti sostenibili. Oltre ai premi già attivati anche nelle scorse edizioni del forum (Premio MensaVerde, Premio Vendor Rating e Acquisti Sostenibili, Premio CompraVerde) per la prima volta è stato assegnato anche il Premio CulturaInVerde, destinato alle manifestazioni culturali che sono state capaci di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività:  Time in Jazz, come recita la motivazione, ha vinto (ex aequo col Ferrara Buskers Festival, Rassegna Internazionale del Musicista di Strada) “per il progetto Green Jazz, attraverso cui s’impegna a promuovere e attuare in modo concreto la sostenibilità riducendo l’impatto ambientale della manifestazione sul territorio”.

 

La premiazione è avvenuta mercoledì 30 ottobre, al termine del workshop “Cultura e ambiente: ridurre gli impatti degli eventi culturali e diffondere comportamenti virtuosi” .

 

Dal 2008 Time in Jazz rinnova il suo impegno a favore dell’ambiente attraverso Green Jazz, un progetto di sensibilizzazione che dà voce ai temi del risparmio energetico, dell’uso delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell’abbattimento delle emissioni di CO2, mirando in particolare a ridurre l’impatto del festival sul territorio.

 

Lo sviluppo di una coscienza ambientale nell’ambito di Time in Jazz nasce da originali progetti come i concerti nei boschi del Limbara e nelle chiesette campestri, che hanno stimolato una maggiore consapevolezza sui temi dell’ambiente e della sostenibilità, portando, anche grazie al supporto di partner e sponsor locali, a realizzare varie iniziative di sensibilizzazione e ad attivare buone pratiche da condividere con il pubblico: stand informativi, spazi dedicati alla raccolta differenziata dei rifiuti, car-pooling e navette per limitare e razionalizzare l’uso delle automobili per raggiungere i diversi luoghi dei concerti, l’alimentazione alternativa dei concerti all’aperto e nelle chiese campestri attraverso un carrello fotovoltaico permanente, il monitoraggio e la valutazione dell’interazione del festival, in tutte le sue componenti, con l’ambiente e il territorio.

 

Green Jazz si avvale del contributo dell’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente, ed è stato finanziato nell’ambito del POR Sardegna, FESR 2007-2013, Asse IV, linea d’intervento 4.1.2b, grazie al quale è stato possibile inaugurare nuove iniziative e proseguire quelle avviate negli anni precedenti. Un grande riconoscimento all’impegno di Time in Jazz sul fronte della sostenibilità e al suo cuore verde, è arrivato anche da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha concesso il suo patrocinio alla manifestazione.