Dopo la straordinaria esperienza della prima edizione con i due palchi ospitati nella cornice di Monte Claro, e la conferma, lo scorso anno, nel Ridotto del Teatro Massimo, quest’anno Palco sceglie la sede del Teatro Auditorium Comunale di piazza Dettori. Quattro gli spettacoli in programma che saranno accompagnati da incontri con gli attori, convegni e mostre. La manifestazione è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia di Cagliari e del Comune di Cagliari.

Si inizia mercoledì 30 ottobre (ore 21) con una produzione dei Progetti Carpe Diem che vedrà in scena Giuliana Musso in Tanti saluti – un progetto di teatro clownesco. In scena, anche Beatrice Schiros e Gianluigi Meggiorin diretti da Massimo Somaglino. Lo spettacolo vuole esplorare, attraverso una ricerca di stampo sociologico, il tema del morire ai nostri tempi. Sei brevi monologhi danno voce a medici e infermieri, i principali testimoni dell’ultima fase della nostra vita. Diversi i teatri del morire: sale di terapia intensiva, ospizi, reparti di lungo-degenza, hospice, case. Noi oggi abbiamo depositato nelle mani guantate di lattice dei professionisti gli attimi supremi della nostra esistenza, quegli attimi che forse ci possono far intravedere il mistero che siamo, il senso che cerchiamo. Ma il sistema medico legale ha maglie molto strette, non riesce a contemplare la variabile umana: la medicina deve vincere sempre, sempre e ad ogni costo e davanti alla morte non ha gesti o parole, né protocolli di com-prensione, com-passione. E così, inquadrati nel ruolo dei familiari, all’interno dell’istituto nosocomiale, a noi vivi è consentito di continuare a nutrire ad oltranza la speranza nella guarigione per non dover mai considerare, vivendolo, il senso del congedo. Lo spettacolo sarà replicato giovedì 31 (sempre ore 21) ma preceduto alle ore 16.30 dal convegno Teatro presente: il teatro come terapia. Il convegno si propone come un percorso per tentare di capire insieme quali siano le potenzialità curative dell’ azione teatrale, fino ad immaginare gli eventuali sviluppi e i nuovi campi di applicazione che questo tipo di pratiche potrebbero avere nel futuro. Il convegno , che riunisce artisti del settore, medici, psicologi e teatro terapeuti verte sul confronto, sulle testimonianze e sui racconti delle esperienze dirette dei partecipanti al fine di comprendere quelle che sono le caratteristiche di quest’ arte che da sempre si presta in maniera efficace allo sviluppo della personalità, al superamento di particolari difficoltà relazionali, permettendo di scoprire innumerevoli capacità espressive insite nel proprio sé, e che, una volta esternate, portano al raggiungimento di un’autoconsapevolezza e di un’autoconoscenza.

Si prosegue venerdì 1 novembre con la Compagnia Carullo/Minasi, in scena alle 21 con lo spettacolo Due passi sono, vincitore del Premio Scenario per Ustica 2011 e del Premio In-Box 2012. Due piccoli esseri umani, un uomo e una donna dalle fattezze ridotte, si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto dall’arredamento essenziale, stranamente deforme, alla stregua dell’immaginario dei bimbi in fase febbricitante. Attraversano le sezioni della loro tenera per quanto altrettanto terribile, goffa e grottesca vita/giornata condivisa. Sembrano essere chiusi dentro una scatoletta di metallo, asettica e sorda alle bellezze di cui sono potenziali portatori, ma un “balzo” nonostante le gambe molli- aprirà la custodia del loro carillon. Regia, testi ed interpretazione di Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi. Così la stampa: “Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi sono la personificazione di una poesia imbarazzante (e tenera, e all’occasione caustica) che si fa malattia del vivere e coscienza di ogni finale di partita insita nelle coppie umane e al limite del disumano. La compagnia Carullo-Minasi va spiata in qualunque minima espressione di un minimalismo petulante e divertente che non ha uguali. Non perdeteli. Diciamo davvero. (Rodolfo Di Giammarco -La Repubblica) [.] Un rapporto di apparente normalità tra un uomo e una donna minuscoli (Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi), che dal cicaleccio ossessivo di un linguaggio di coppia, elaborano una lingua tra Sicilia e Calabria, in cui va a consumarsi l’insostenibile malattia dei rapporti. Divertenti quanto acidi. Con una consapevolezza che manca a tanto altro teatro. (Gianfranco Capitta -Il Manifesto).

Terzo appuntamento, sabato 2 novembre, con un gradito ritorno, quello dei Codice Ivan: alle 21 va in scena GMGS – What the hell is happiness. Il progetto GIVE ME MONEY, GIVE ME SEX_What the hell is happiness? (GMGS), nasce dal bisogno di confrontarsi con un concetto, un motore del fare quotidiano e con la sua spesso ossessiva ricerca: la felicità. “C’è un unico errore innato, ed è quello di credere che noi esistiamo per essere felici.” (A. Schopenhauer). Ognuno è portato a lottare per raggiungerla senza però capire né dove né come andare. L’ unica certezza è l'(auto)cacciata da un mondo perfetto, e la consapevolezza delle quotidiana difficoltà di scelta. E allora ci chiediamo: come dobbiamo vivere?

Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con la Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Prospettiva Residenze creative Centrale Fies (Dro), Pim Off (Milano), FAF (Firenze), SpazioK Kinkaleri (Prato).

La chiusura del festival, domenica 3 novembre (ore 21) è affidata ai padroni di casa della Compagnia B con un doppio appuntamento dedicato alla memoria di Peppino Impastato. Alle ore 19 inaugurazione della mostra fotografica dedicata al giornalista ucciso dalla mafia nel ’78 e alle 21 va in scena Lunga è la notte – Peppino Impastato. La messa in scena teatrale ripercorre la figura di Peppino e i momenti salienti della sua vita: l’animo combattuto, le sue poesie, l’arrivo in politica (“esigenza per reagire ad una condizione familiare divenuta ormai insostenibile”), l’ideazione de “L’Idea Socialista”, foglio ciclostilato da cui cominciano i primi guai (“Mafia: una montagna di merda”, è il titolo di un articolo scritto da Peppino che, durante la messa in scena, viene riproposto e consegnato al pubblico presente), la nascita di “Radio Aut”, così da ricreare in scena un set della radio, nel quale ridare voce alla trasmissione “Onda pazza”, trasmissione satirica ma incisiva e di denuncia sul comune di Cinisi, ribattezzato “Mafiopoli”. Infine il caso della morte violenta di Peppino, i depistaggi operati per far passare Impastato come un terrorista comunista.

Palco Festival 2013 quest’anno si arricchisce di una nuova sezione interamente dedicata agli studenti e alle famiglie. Dal 29 ottobre al 7 novembre infatti sono in programma sei date destinate al pubblico di ragazzi: martedi 29 ottobre Compagnia B presenta One on one Shakespeare (alle 10 e alle 12); domenica 3 novembre , alle 10 il Teatro Circus Maccus propone invece Circus Maccus; lunedì 4 martedì 5 si replica Lunga è la notte – Peppino Impastato, della Compagnia B (alle 10.30 e alle 17); mentre il 6 e il 7, sempre la compagnia B, proporrà La poesia salva la vita con inizio alle 10 e in replica alle 12.

 

 

Con un intenso omaggio alla memoria di Peppino Impastato, si chiude domani a Cagliari la terza edizione del festival Palco – Palcoscenici Contemporanei, il festival dedicato al teatro contemporaneo ideato e organizzato dalla Compagnia B.

Una chiusura affidata ai padroni di casa della Compagnia B con un doppio appuntamento dedicato alla memoria di Peppino Impastato. Alle ore 19 inaugurazione della mostra fotografica dedicata al giornalista ucciso dalla mafia nel ’78 e alle 21 va in scena Lunga è la notte – Peppino Impastato. La messa in scena teatrale ripercorre la figura di Peppino e i momenti salienti della sua vita: l’animo combattuto, le sue poesie, l’arrivo in politica (“esigenza per reagire ad una condizione familiare divenuta ormai insostenibile”), l’ideazione de “L’Idea Socialista”, foglio ciclostilato da cui cominciano i primi guai (“Mafia: una montagna di merda”, è il titolo di un articolo scritto da Peppino che, durante la messa in scena, viene riproposto e consegnato al pubblico presente), la nascita di “Radio Aut”, così da ricreare in scena un set della radio, nel quale ridare voce alla trasmissione “Onda pazza”, trasmissione satirica ma incisiva e di denuncia sul comune di Cinisi, ribattezzato “Mafiopoli”. Infine il caso della morte violenta di Peppino, i depistaggi operati per far passare Impastato come un terrorista comunista.

Palco Festival 2013 quest’anno si arricchisce di una nuova sezione interamente dedicata agli studenti e alle famiglie. Dal 29 ottobre al 7 novembre infatti sono in programma sei date destinate al pubblico di ragazzi: martedi 29 ottobre Compagnia B presenta One on one Shakespeare (alle 10 e alle 12); domenica 3 novembre , alle 10 il Teatro Circus Maccus propone invece Circus Maccus; lunedì 4 martedì 5 si replica Lunga è la notte – Peppino Impastato, della Compagnia B (alle 10.30 e alle 17); mentre il 6 e il 7, sempre la compagnia B, proporrà La poesia salva la vita con inizio alle 10 e in replica alle 12.