Lunedì 30 settembre, alle ore 16, nella sala consiliare di palazzo Regio, a Cagliari, si è svolto il forum internazionale “Due sponde, un futuro: la Sardegna al centro di nuove opportunità di sviluppo nel Mediterraneo”.  L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Cagliari e dall’associazione Rondine Cittadella della pace, rientra nel progetto “Tra…mare incontri: conflitto-sviluppo-innovazione”, che prevede una seria di azioni di promozione della pace. Temi centrali del dibattito, al quale hanno partecipato esperti nazionali e internazionali, giovani imprenditori e rappresentanti di associazioni locali impegnate nel sociale e nella tutela dei diritti umani, la cooperazione internazionale e l’associazionismo locale. Giovani si sono confrontati con ragazzi provenienti da Egitto, Libia e Tunisia per approfondire il significato di avvenimenti che stanno trasformando la realtà del Mediterraneo. Sono intervenuti, tra gli altri, il presidente di Rondine Cittadella della Pace, Franco Vaccari, Marta Ecca, ex assessore provinciale alle Politiche giovanili, che ha illustrato la nascita del progetto, Liliana Saiu, docente di Politica Internazionale dell’Università degli studi di Cagliari, Marcello Porceddu, responsabile settore progettazione Caritas Diocesana di Cagliari.

 

Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione del Sud, nata dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato per promuovere l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno e per favorire percorsi di coesione sociale per lo sviluppo. L’associazione Rondine si occupa di coinvolgere  giovani provenienti da diverse culture e da Paesi generalmente identificati dalla Storia come nemici arrivano nel borgo medievale di Rondine, in Toscana, per studiare e vivere insieme. La realtà da cui ognuno di loro proviene ha generato sospetto, diffidenza, rancore, odio e vendetta. Ma l’obbiettivo è quello di lasciarsi alle spalle convinzioni alimentate per anni dalla propaganda, si guardano negli occhi, studiano insieme e iniziano a cambiare. Cambiano le loro relazioni, cambia la coscienza del loro ruolo oggi e di come potrebbe evolversi domani. Dopo il periodo trascorso a Rondine tornano nei propri Paesi d’origine, portandosi dietro una nuova visione del mondo e il desiderio di cambiarlo. In Sardegna una realtà che in questi anni ha operato in tal senso è la consulta provinciale dei giovani, nata tra due sponde, come recita il titolo del forum: quella di Cagliari e quella di Izmir in Turchia, un ponte lungo 1180 miglia costruito attraverso un progetto curato da AssoNur nel contesto del programma europeo youth in action nel 2009. Da allora è stato possibile far crescere un embrione di speranza per mettere in rete le consulte comunali dei giovani e le associazioni giovanili della provincia di Cagliari. Si tratta di piccole realtà e di grandi eccellenze nazionali nel campo delle politiche giovanili che hanno deciso di fare rete negli spazi aperti con la provincia di Cagliari che ha avuto il merito di dedicare un assessorato a queste politiche oggetto del dibattito. Proprio sulla pace si è realizzato un percorso in questi anni, sulla conoscenza e lo studio dei conflitti. La partecipazione alla marcia della pace Perugia-Assisi del 2011, il treno della memoria 2013, 2013, la marcia della pace in Palestina 2012 . “L’abbiamo fatto perché la pace di impara da giovani, si impara appunto prima di essere in grado di costruirla e testimoniarla. L’abbiamo fatto perché abbiamo voluto che anche il giovane con scarse possibilità economiche potesse conoscere come vive una famiglia in Palestina o sentire nel cuore il freddo di Auschwitz- hanno detto i partecipanti ai progetti- l’abbiamo fatto affinchè la testimonianza potesse arrivare sino al più piccolo comune della provincia e potesse trovare terreno fertile per contaminare speranza”