Conferme e primi riscontri numerici per la ventottesima edizione del Premio Dessì. Anche quest’anno non hanno fatto mancare la loro partecipazione alcune fra le maggiori case editrici italiane (tra le quali Einaudi, Mondadori, Rizzoli, Marcos Y Marcos, Feltrinelli, Garzanti, Bompiani, Minimum fax, Frassinelli, Sellerio, Fazi, Longanesi, Passigli, e/o edizioni, Marsilio, Rai Eri) e alla chiusura del bando, avvenuta il 20 giugno scorso, risultano giunte alla segreteria del concorso letterario complessivamente 511 opere, quasi cento più dell’anno passato.

 
Spetta adesso alla giuria, presieduta da Anna Dolfi (eminente italianista dell’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra le massime studiose dell’opera di Dessì) e composta da Mario Baudino, Massimo Onofri, Stefano Salis, Giancarlo Pontiggia, Duilio Caocci, Evanghelia Stead, Giuseppe Langella e dal presidente della Fondazione Dessì, Giuseppe Marras, il compito di selezionare tra tutte le opere pervenute i finalisti – tre tra i 184 titoli arrivati per la sezione Poesia e altrettanti tra i 327 concorrenti della sezione Narrativa – che si contenderanno il ventottesimo Premio Dessì.

 
L’albo d’oro testimonia l’attenzione che le più importanti case editrici e i più importanti autori nazionali rivolgono al Premio Dessì ogni anno. Nelle passate edizioni, infatti, il premio (cinquemila euro per ciascuna sezione) è stato attribuito a scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, e a poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella.

 
Il clou del concorso letterario, intitolato allo scrittore sardo scomparso nel 1977, è in calendario dal 17 al 22 settembre a Villacidro, la cittadina vicina a Cagliari dove Dessì trascorse l’adolescenza e dalla quale trasse poi ispirazione per tanti suoi scritti: su tutti “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972), il suo romanzo più conosciuto. La manifestazione, come sempre, avrà come epicentro la casa in cui il giovanissimo Giuseppe abitò con la famiglia, oggi sede della Fondazione a lui intitolata e organizzatrice del Premio.

 
Tra gli appuntamenti previsti in cartellone, anche un sentito tributo a Maria Lai, la grande artista sarda scomparsa lo scorso 16 aprile all’età di 93 anni, che fu legata a Dessì da una intensa amicizia, cementata dal comune amore per l’arte (lo stesso scrittore era un pittore di buon valore, come testimonia la ricca collezione oggi di proprietà della Fondazione a lui intitolata). Maria Lai sarà ricordata – giovedì 20 settembre – in una serata in cui verrà presentato “La tela infinita”, il documentario di Romano Cannas e Antonio Rojch che contiene l’ultima, toccante, intervista rilasciata dall’artista originaria di Ulassai pochi mesi prima della morte.

 

 

Come da tradizione il ricco programma, fatto di conferenze, incontri, presentazioni editoriali e spettacoli, si concluderà domenica 22 settembre con la cerimonia di proclamazione dei vincitori, nel corso della quale verrà consegnato anche il Premio Speciale della Giuria. Attribuito annualmente a un protagonista della vita culturale italiana, l’alloro nelle precedenti edizioni ha incoronato personaggi come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilacqua, Arnoldo Foà, il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, il leader radicale Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini e Mogol.

 

 

Il ventottesimo Premio Dessì è organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal Comune di Villacidro col patrocinio del Consiglio Regionale della Sardegna, dell’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione Banco di Sardegna, dell’Amministrazione Provinciale del Medio Campidano e del Consorzio Industriale Provinciale del Medio Campidano – Villacidro.