art 764 1 parlamento NIl duce, a nove giorni dal chiarissimo discorso del 3 gennaio 1925 – che apre ufficialmente la stagione della dittatura – presenta alla Camera un disegno di legge spacciato come anti-massonico, in realtà strumento per vietare ogni tipo di associazione antifascista. Secondo le nuove regole associazioni, enti e istituti devono comunicare all’autorità: atto costitutivo, statuto e regolamenti, gli elenchi delle cariche e dei soci; ogni notizia su organizzazione e attività quando richieste per ragioni di ordine o di sicurezza pubblica.

 

L’obbligo spetta a dirigenti e rappresentanti entro due giorni dalla richiesta. Altrimenti minimo tre mesi di prigione e ammenda da lire duemila a seimila. In caso di notizie false e incomplete: un anno di galera, multa da cinquemila a trentamila, interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Per omessa, falsa o incompiuta dichiarazione, il prefetto può sciogliere le associazioni. Funzionari, impiegati e agenti di Stato, Province e Comuni, o di un istituto sottoposto alla loro tutela, non possono appartenere a organizzazioni clandestine o occulte, o i cui soci sono vincolati dal segreto, sotto pena della destituzione… Il sedici maggio, tre giorni prima dell’approvazione alla Camera, Antonio Gramsci, deputato del Pcd’I, in opposizione alla legge tiene il suo primo discorso parlamentare. L’unico: per via del suo arresto e della pesantissima condanna al carcere inflitta al pensatore sardo dal regime. Ecco alcuni stralci del discorso.

 

 

Gramsci. Il disegno di legge contro le società segrete è stato presentato alla Camera come un disegno di legge contro la massoneria; esso è il primo atto reale del fascismo per affermare quella che il Partito fascista chiama la sua rivoluzione… La massoneria… è stata l’unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo. (…).

 

(…). il fascismo lotta contro la sola forza organizzata efficientemente che la borghesia avesse in Italia, per soppiantarla nella occupazione dei posti che lo Stato dà ai suoi funzionari. La ‘rivoluzione’ fascista è solo la sostituzione di un personale amministrativo ad un altro personale.

 

Mussolini. Di una classe ad un’altra, come è avvenuto in Russia, come avviene normalmente in tutte le rivoluzioni (…).

 

Gramsci. È rivoluzione solo quella che si basa su una nuova classe. Il fascismo non si basa su nessuna classe che non fosse già al potere…

 

Mussolini. Ma se gran parte dei capitalisti ci sono contro (…). L’alta banca non è fascista, voi lo sapete!

 

Gramsci. Il fascismo non è riuscito completamente ad attuare l’assorbimento di tutti i partiti nella sua organizzazione. Con la massoneria ha impiegato la tattica politica del noyautage, poi il sistema terroristico dell’incendio delle logge, e infine impiega oggi l’azione legislativa, per cui determinate personalità dell’alta banca e dell’alta burocrazia finiranno per l’accodarsi ai dominatori per non perdere il loro posto, ma con la massoneria il governo fascista dovrà venire ad un compromesso. Come si fa quando un nemico è forte? Prima gli si rompono le gambe, poi si fa il compromesso in condizioni di evidente superiorità.

 

Mussolini. Prima gli si rompono le costole, poi lo si fa prigioniero, come voi avete fatto in Russia! (…).

 

Gramsci. In realtà l’apparecchio poliziesco dello Stato considera già il Partito comunista come un’organizzazione segreta.

 

Mussolini. Non è vero!

 

Gramsci. Intanto si arresta senza nessuna imputazione specifica chiunque sia trovato in una riunione di tre persone, soltanto perché comunista, e lo si butta in carcere.

 

Mussolini. Ma vengono presto scarcerati. Quanti sono in carcere? Li peschiamo semplicemente per conoscerli!

 

Gramsci. È una forma di persecuzione sistematica che anticipa e giustificherà l’applicazione della nuova legge. (…) Fate come facevano nel Mezzogiorno i mazzieri giolittiani che arrestavano gli elettori di opposizione… per conoscerli. (…).

 

Una voce. Parli della massoneria.

 

Gramsci. (…) Ma nel titolo della legge non si accenna neppure alla massoneria, si parla solo delle organizzazioni in generale. In Italia il capitalismo si è potuto sviluppare in quanto lo Stato ha premuto sulle popolazioni contadine, specialmente nel Sud. Voi oggi sentite l’urgenza di tali problemi, perciò promettete un miliardo per la Sardegna, promettete lavori pubblici e centinaia di milioni a tutto il Mezzogiorno; ma per fare opera seria e concreta dovreste cominciare col restituire alla Sardegna i 100-150 milioni di imposte che ogni anno estorcete alla popolazione sarda! (…).

 

Mussolini. Voi non fate pagare le tasse in Russia!… (…).

 

Gramsci. Non è questa la questione (…). Non si tratta del meccanismo normale borghese delle imposte: si tratta del fatto che ogni anno lo Stato estorce alle regioni meridionali una somma di imposte che non restituisce in nessun modo, né con servizi di nessun genere…

 

Mussolini. Non è vero.

 

Gramsci. … somme che lo Stato estorce alle popolazioni contadine meridionali per dare una base al capitalismo dell’Italia settentrionale.

 

(…). Concludendo: la massoneria è la piccola bandiera che serve per far passare la mercé reazionaria antiproletaria! Non è la massoneria che vi importa! La massoneria diventerà un’ala del fascismo. La legge deve servire per gli operai e per i contadini… A queste masse noi vogliamo dire che voi non riuscirete a soffocare le manifestazioni organizzative della loro vita di classe (…).

 

Rossoni. La legge non è contro le organizzazioni!

 

Gramsci. Onorevole Rossoni, ella stesso è un comma della legge contro le organizzazioni. Gli operai e i contadini debbono sapere che voi non riuscirete ad impedire che il movimento rivoluzionario si rafforzi e si radicalizzi. [Interruzioni, rumori]. Perché esso solo rappresenta oggi la situazione del nostro paese … [Interruzioni].

 

Presidente. Onorevole Gramsci, questo concetto lo ha ripetuto tre o quattro volte. Abbia la bontà! Non siamo dei giurati, a cui occorre ripetere molte volte le stesse cose!

 

Gramsci. Bisogna ripeterle, invece, bisogna che lo sentiate fino alla nausea. Il movimento rivoluzionario vincerà il fascismo.