Selvatica, natura in festival, Biella Piazzo, 23 maggio – 28 giugno 2013 – Giuseppe Carta presenta a “Selvatica” 8 sculture in alluminio e ferro di grandi dimensioni, una complessa installazione scultorea ideata per la Biennale di Venezia 2009, che svolge il tema della rinascita della vita vegetale e animale che si manifesta dopo ogni catastrofe consumata in ambito naturale. Il destino dell’umanità si ritrova riflesso nella vita vegetale coi suoi ritmi rigenerativi che rimandano agli antichi canoni della fertilità e della ripetuta promessa di una rigenerazione.
Fotografia, pittura, scultura e poi cinema, didattica, musica e teatro: la natura si esprime a Biella in tutte le sue forme nell’ambito del Festival naturalistico “Selvatica”. Giunto alla quarta edizione, il Festival coinvolge un gran numero di sedi espositive, tra cui Palazzo Gromo Losa, con i suoi splendidi giardini all’italiana, tra archi di rose e fontane zampillanti dove sono esposte le suggestive sculture a tema naturalistico di Giuseppe Carta, artista riconosciuto in ambito internazionale per le sue nature morte di impianto iperrealista – nei suoi dipinti appaiono frutti e ortaggi umanizzati dalla luce che li penetra e li fa sembrare vivi e ancora la luce e la maestria della sua pittura a rendere reali cristalli, vetri, cesti, libri e civette e anche nei ritratti la resa dei dettagli è disarmante (l’ultima importante commissione è della Banca d’Italia per il prof. Mario Draghi), nelle sue sculture, che l’artista ama chiamare Germinazione e che hanno incantato Andrea Bocelli, diventandone il simbolo della sua Fondazione e del Teatro del Silenzio e nell’Oriente in Cina con i suoi Peperoncini, l’impatto visivo e scenico di grande realtà è dato dal bronzo policromo e dall’alluminio di raffinata esecuzione.