Si è registrato l’ennesimo atto repressivo a danni di un indipendentista.
La storia del patriota Bruno è conosciuta ai più. Bruno è stato assolto dalla Cassazione, perché completamente innocente, dopo due anni e mezzo di prigione italiana preventiva. È stato insieme ad altri 17 imputati rinviato a giudizio per l’operazione Arcadia, il più grande processo politico in Sardigna degli ultimi vent’anni.


A seguito di questo rinvio – il processo è ancora fermo alla prima udienza, la seconda a tutt’oggi non è stata celebrata -, Bruno è stato sospeso in maniera del tutto arbitraria dal suo posto di lavoro nella ferrovia: è, o forse era, capostazione a Sassari.
Oggi il Tribunale e un giudice del lavoro hanno affermato che l’azienda ha il diritto di mantenere la sospensione e quindi il diritto di impedire a Bruno di lavorare. L’azienda ha dunque impedito ad un uomo di esercitare il diritto al proprio salario, alla propria libertà e dignità lavorativa.


Non può lasciare indifferente nessuno in Sardigna quella che si profila come una vera e continuata persecuzione politica ai danni di un patriota.
Non possono lasciare indifferenti questo e migliaia di altri casi in cui nella nostra patria i lavoratori vengono messi in ginocchio, umiliati, denigrati ed affamati.


La storia di Bruno è un simbolo, un segno della tracotanza e della prepotenza del colonialismo: la nostra gente si uccide, la nostra gente si ammala fisicamente e psicologicamente. Gli indipendentisti hanno quindi il dovere di non abbassare la guardia, hanno il dovere di denunciare queste situazioni e quello di mobilitare l’opinione pubblica affinché tutto ciò non resti nel silenzio, non si lasci in solitudine la nostra gente.


Noi del Fronte ci saremo. Solidarietà al patriota e lavoratore Bruno Bellomonte da parte del Fronte Indipendentista Unidu.